Angelo Peruzzi affronta il discorso Lazio sotto ogni punto di vista: dall’Europa League al mancato rinnovo di De Vrij.

A Radio Incontro Olympia ecco le parole del club manager biancoceleste:

«Ho fatto una grande gaffe a Nyon, la Dinamo Kiev non è in Russia ma in Ucraina. È una squadra giovane, non ci sono grandissimi nomi, però stanno facendo bene. Non sarà una sfida facile, ma poteva andare sicuramente peggio. Inzaghi dopo il sorteggio ha detto la stessa cosa. Non sarà una partita facile, arrivati a un certo punto le squadre sono tutte impegnative. De Vrij? Tare ha già detto tutto. Non ha specificato i dettagli, ma si è capito cosa vuole fare la Lazio e cosa vogliono fare il giocatore e i suoi agenti. Da agosto il ds e Lotito hanno fatto di tutto per convincerlo almeno 30 o 40 volte. Gli ultimatum sono brutti da dare, ci sta poi che non si chiuda la trattativa. La Lazio resta e i giocatori passano. Dal mio arrivo ho cominciato a dare delle regole e se dall’altra parte ci sta gente intelligente che le segue diventa tutto più facile. Tutti quanti devono andare nella stessa direzione per far andare le cose nel modo giusto».

FELIPE ANDERSON E NANI

«I mal di pancia sono normali. Per quanto riguarda Felipe è tutto risolto, mentre il portoghese ha un problema al piede che gli sta dando un po’ di fastidi. Inzaghi quando vuole può utilizzarlo, i posti fissi nella squadra non ci sono. Poi sta al calciatore rispondere con delle belle prestazioni».

MISTER

«Un allenatore diventa molto bravo quando riesce a spiegare i suoi metodi e a farsi seguire. Lì sta la bravura del tecnico e Simone sta facendo molto bene. Mi auguro che resti tanto a Roma. I tanti gol subiti? Siamo una squadra votata all’attacco, a cui piace creare gioco, anche fuori casa e ci sta che a volte si venga colpiti anche in contropiede. Se vuoi vincere qualcosa però devi imporre il tuo gioco. Serve trovare equilibrio è vero, ma il nostro 3-5-2 non è un 5-3-2. I nostri quinti spesso vanno oltre il centrocampo».

FUTURO

«Pedro Neto e Bruno Jordao sono stati sfortunati, sia per i problemi fisici che per il fatto che non potevano essere convocati in Europa. Hanno cambiato nazione, quindi devono ancora ambientarsi ma le potenzialità sono grandi. Luis Alberto insegna, pian piano scoprirete anche loro. Ho un contratto con i biancocelesti fino a giugno, poi vedremo. Lotito la scorsa stagione mi aveva proposto 3 anni, ma voglio andare avanti anno per anno. Da quando ho smesso di giocare a calcio non faccio più programmi».

PORTIERI

«Strakosha sta facendo benissimo già dall’anno scorso e nessuno se lo aspettava. Sapevamo che aveva grandi potenzialità, la cosa bella è che migliora partita dopo partita. Guerrieri non sta trovando spazio, ma lavora bene. Marchetti? Si allena, ma la situazione rispetto all’anno scorso è cambiata. C’era qualche problemino con la società già quando sono arrivato, sono state fatte altre scelte ma lui è rimasto. Stesso discorso vale per Djordjevic, questi problemi ci stanno in tutte le squadre. Allison o Donnarumma? Scelgo il secondo, faccio un po’ il campanilista, anche se il romanista lo seguivo già da tempo e mi piace molto. Futuro Buffon? Quando un giocatore si sente bene non vedo il motivo perchè debba smettere. Io quando ho smesso di divertirmi ho abbandonato il calcio».

AMBIZIONI

«Lazio-Juventus? Quando non giochi più non ti senti tanto ex. Penso alla Lazio. Tutto è possibile, mancano tante partite, ci sono tanti scontri diretti. Cerchiamo di arrivare più in alto possibile in tutte le competizioni, poi vedremo dove arriveremo. Se dovessi scommettere sulle tre competizioni dove punterei? Non amo giocare, vedremo partita dopo partita. Domani ci aspetta un match importantissimo, il Milan è in forma e non sarà semplice. Hanno dei giocatori importanti, non è una squadretta. Hanno speso tanto e già avevano ottimi calciatori. Abbiamo le nostre possibilità, possiamo arrivare in finale».

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