Siamo ancora qui a leccarci l’ennesima ferita inflitta da un sistema arbitrale scientifico , programmato per trafiggere i risultati della Lazio ed i cuori dei suoi tifosi, che man mano hanno perso definitivamente la speranza di vedere un campionato pulito.
Che la Lazio sia danneggiata ripetutamente è un fatto arcinoto, nessuno può obbiettare su questo, il contrasto con i poteri forti che non voglio la squadra di Lotito a primeggiare nel campionato Italiano, io lo vado dicendo da mesi, dal giorno dopo la vittoria contro la Juventus nel girone di andata sono cominciate le angherie e gli arbitraggi mirati contro i biancocelesti.
Troppo forte la Lazio questa stagione, un gioco troppo oleato e di avanguardia, una rosa con potenzialità di crescita costante, troppa Lazio avrebbe voluto dire poco Milan, Poca Roma, Poco Inter, troppo rischioso non far rientrare in un contesto europeo di prima fascia le prime due, virtualmente fallite, e troppo penalizzante tenere fuori l’inter bloccata sul mercato dai suoi stessi problemi di fair play finanziario.
Mancano punti, punti importanti, punti vitali per quello che poteva essere un finale di stagione tranquillo con un vantaggio a sufficiente per guardare tutti dall’alto al basso in attesa solo della matematica certezza dell’entrata in Champions.
Ma non posso parlare solo di problemi arbitrali, che vedrete, continueranno ad esserci, il fatto è che i calciatori della Lazio hanno imboccato una sorta di autismo sportivo, sono in modalità soporifera, come a dire ma che gioco a fare tanto poi mi annullano il gol, che corro a fare tanto poi mi danno il fuorigioco inesistente, che intervengo a fare su un avversario se poi mi buttano fuori?
Ok ragazzi, fermi tutti, qui ci vuole un elettroshock di quelli potenti, non potete ragionare come quelli che perdono il lavoro, purtroppo, e dopo due anni sono ancora li a piangersi addosso , a farsi compatire, maledicendo tutti, governi , politici, sindaci, senza fare nulla per reagire.
Reagire , tornare a mordere le caviglie, tornare ad essere squadra dal primo all’ultimo minuto con il dente avvelenato, e non buttare i primi tempi con pigrizia ed apatia, le partite dovete tornare a sbloccarle prima possibile, perché poi tutto sarà più facile nella gestione della gara.
Ora c’e’ la partita di Europa League, fateci vedere se ci tenete per davvero, in Europa la Var per fortuna non c’e’, giochiamo in trasferta, meglio, tutti motivi in più per credere in un risultato di quelli che ti fanno capire che sei forte davvero, che sei forte di nuovo, che puoi continuare a sognare in grande.
Per tornare ad essere la grande squadra che siete, dove succedere per forza di cose un evento che ti sferza, che ti lascia senza fiato per qualche secondo, che solo dopo riesci a comprendere quello che sta succedendo, o che è successo, uno schiaffo può tornare a farti respirare, e respirare significa vivere