Balde Diao Keita croce e delizia biancoceleste, capriccioso sbarbatello dal grande talento, è tornato a parlare di Lazio.

 Inevitabile visto che lui nella Lazio ci è praticamente cresciuto, un percorso interrotto bruscamente soprattutto per i rapporti nefasti tra il suo procuratore, da incubo, ed il club. Un percorso che però è durato ben 6 anni.

Ora al Monaco, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport a cui Keita ha dichiarato di seguire ancora la squadra che gli ha dato la notorietà.

«Amo Roma, ci sono arrivato ragazzino, a 16 anni, sono partito da uomo. Ogni tanto mi guardo la Lazio in televisione, spero che chiudano bene la stagione. Hanno i giocatori per lottare per il terzo o quarto posto. Immobile? L’anno scorso siamo stati la coppia con più gol nella storia della Lazio in Serie A: io 16, lui 23. Ciro segna tantissimo, ma ci sono tanti concorrenti per la Scarpa d’Oro, l’importante è che continui a segnare ogni settimana».

L’ADDIO

«Sull’ipotetico trasferimento di Anderson e de Vrij? Posso solo dire che io ero convinto della mia scelta. Il calcio è libero e i giocatori a volte hanno bisosgno di cambiare, vivere nuove esperienze. L’importante è non mancare di rispetto a nessuno e scegliere con la testa».

RADIO ROMANE

«Non ascoltato troppo le radio, ma poi c’era sempre chi mi raccontava quel che si diceva. Comunque la pressione la senti perché la gente è appassionata e vive di calcio. Diciamo che a Montecarlo da questo punto di vista si vive molto bene».

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