Lazio nelle scuole: I biancocelesti oggi mercoledì si sono recati in visita all’Istituto Leonardo da Vinci, per l’iniziativa «Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport».

 Andiamo a vedere gli interventi dei rappresentanti laziali.

DIACONALE

«Vogliamo far capire ai ragazzi cosa significa essere la Lazio a Roma e vogliamo ringraziare le scuole per la possibilità che ci danno».

Simone Inzaghi
«Siamo contenti di esser qua. Come spiego cos’è il calcio? Ad un bambino direi di giocare per divertirsi. Praticare sport è la cosa più bella del mondo. Io mi divertivo con mio fratello nel nostro paese. Man mano ci piaceva sempre di più, avevamo qualità e abbiamo continuato. I nostri genitori però tenevano che ci diplomassimo e così è stato. Si inizia come un gioco, se poi diventa una professione meglio. Io consiglio di proseguire gli studi e se si riesce a diventare calciatore, tanti meglio. Torti arbitrali? Quest’anno è difficile. È sotto l’occhio di tutti che siamo stati penalizzati, ma dobbiamo pensare solo ad essere bravi ed andare avanti. La classe arbitrale italiana è preparata, non penso alla malafede. Vero che siamo stati particolarmente sfortunati, ma dovremo pensare solo ad essere più forti. Giudizio sul cammino fin qui? Siamo stati molto impegnati, perché abbiamo fatto un ottimo cammino e rispetto allo scorso anno si sta meno a casa. Gli affetti sono molto molto importanti, quando finisco il lavoro cerco di staccare. Anche se a Roma il calcio è molto sentito e si trova il tifoso che vuole parlarne. Io cerco di fare il papà nei migliore dei modi»

Luca Crecco
«Una volta arrivati ad una partita importante giocare contro un amico non conta. In campo si mette tutto da parte, si pensa alla squadra e si dà tutto ciò che si ha in corpo per vincere. Leader dello spogliatoio? Non c’è, ma io mi sono trovato bene con Radu. È lui il mio punto di riferimento da quando ho 17 anni. Anche Luis (Nani, ndr), Lucas Leiva. Possiamo solo prendere spunto da chi ha giocato campionati importanti».

Luis Nani sul fair play
«Gioco sempre con rispetto come la gran parte dei calciatori. È per onorare lo sport e i compagni in campo. È bello vedere quando c’è, si gioca meglio a calcio e devono impararlo anche i ragazzi. È importante per l’immagine di uno sport bello, non violento. Ci sono poi regole interne al gruppo. A volte difficili come quelle dell’orario, da rispettare la mattina presto. Dobbiamo essere sempre puntuali, ma noi diamo sempre il massimo perché il regolamento interno è importantissimo»

Davide Di Gennaro
«Ci hanno accolto molto bene, è un gruppo molto compatto che si forma in ritiro. C’è l’usanza che i nuovi cantino una canzone durante le cene, è un modo per rompere il ghiaccio ed iniziare a far parte del gruppo. Razzismo? Tutto il calcio è contro, ma purtroppo a volte avvengono. Noi come associazione, calciatori o addetti ai lavori lo condanniamo».

Interviene ancora l’allenatore piacentino
«Litigi fra compagni? L’allenatore deve avere dialogo coi ragazzi e la fortuna di avere giocatori intelligenti. Io se non capivo, con molta educazione, parlavo col mister ed ho sempre trovato massima disponibilità. Il rapporto che ho ora è ottimo, fatto di tantissima stima. Si cerca sempre di fare le scelte giuste. Ho avuto qualche ragazzo che ha chiesto spiegazioni, ma ho sempre cercato di darle con rispetto. Che è alla base di tutto».

Un battuta per Bernabé, il “papà” di Olympia
«Io non sono calciatore, ma bisogna ricordare che i calciatori portano momenti della vita sul campo. Ha una sua vita privata che può portarlo lontano dalla squadra per cui si tifa. Ma se si sostiene il giocatore, egli continua a dare il massimo anche quando gioca per qualcun altro».

Nani elogia i tifosi laziali
«Coi supporters c’è un rapporto buono. Sono arrivato quest’anno, non ho avuto opportunità di fare quel che ho fatto prima e di rendere felici i tifosi. Ma io so che loro credono in me. Il rapporto con loro è importante. Serve il supporto, la Lazio è una squadra fortunata perché ne ha sempre tanti e la loro presenza si sente sul campo. Spesso la Lazio ha vinto per i tifosi»

Diaconale chiude con un sentito ringraziamento
«Vi ringraziamo per il rapporto che si può creare coi ragazzi. Per questa squadra, questo contatto è di fondamentale importanza, stiamo cercando di formare nuovi aquilotti. Vi invito allo stadio, sperando di assistere ai gol».

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