La serie A torna in campo dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali di calcio, la 30^ partita per la Lazio è contro il Benevento ultimo in classifica.
La gara dell’Olimpico di Roma termina con un risultato tennistico a favore dei biancocelesti che battono le streghe per 6-2 grazie ad una doppietta di Immobile, Caicedo, de Vrij, Leiva e Luis Alberto.Inzaghi deve rinunciare a diversi giocatori fondamentali per la squadra come Radu, Luluc, Lukaku che hanno avuto qualche problema fisico, Wallace squalificato e decide di non rischiare Milinkovic dall’inizio in quanto ancora non al top, dunque Patric inserito sulla corsia sinistra Luis Alberto al centrocampo a fare la mezz’ala e Immobile e Felipe Anderson in avanti con il solito modulo 3/5/2.
Gara che parte con il brivido, dopo un minuto soltanto Lombardi si scatena sulla fascia debole della Lazio, dove Patric concede troppi metri, e lascia partire un diagonale che fa tremare i tifosi biancocelesti, al 6^ minuto Puggioni tenta un’uscita disperata su Immobile proiettato a rete , il portiere del Benevento prende il pallone fuori area con la mano e viene espulso.Il valore delle squadre è sbilanciato a favore delle aquile, nonostante le tante defezioni, ma il Benevento ha una sua strategia tattica delineata , e mordente da squadra che ancora è in lotta per salvarsi, questo atteggiamento mette in difficoltà la manovra laziale soffocata da una grande imprecisione sullo sviluppo di gioco sulle fasce dove manca tecnica e velocità di esecuzione.
Lazio che comunque trova il gol del vantaggio al minuto numero 18^ grazie ad un imbucata verticale di Felipe Anderson che mette il pallone sulla corsa ad Immobile con la precisione di un architetto, Ciro s’incunea con la velocità di un cobra che agguanta la sua preda, e con il destro abbatte Brignoli.
Partita tutt’altro che chiusa, nonostante la superiorità numerica il gioco non è fluido, il solito Leiva è l’unico che balza agli occhi per qualità e quantità, e così a sorpresa il Benevento trova il gol del pareggio con l’ex di turno Cataldi che al 22^ approfitta di una punizione dalla sinistra a limite dell’area, palla che supera la barriera e beffa Strakosha, grande rete.
Shock per i giocatori biancocelesti che dopo il pareggio dei giallorossi non riescono ad individuare il giusto pertugio per mettere la partita sui binari desiderati, anzi a Strakosha si trova a salvare il risultato parando un tiro insidioso da fuori area di Djurcic.
Termina il primo tempo con il risultato di 1-1 veramente una sorpresa amara per i noi tifosi laziali, che mai avremmo potuto credere che la gara fosse non solo sul pari alla fine del primo tempo, ma che nonostante l’uomo in più non si è riuscito a creare nulla per segnare.
Il secondo tempo inizia con un cambio tattico, fuori Bastos dentro Caicedo, 4/3/3 almeno sulla carta, a me sembrava molto più un 2/4/4, comunque Marusic viene allontanato di molto dalla fase offensiva, e meno male, Felipe Anderson prende possesso della fascia destra, Immobile e Caicedo che si alternano in fase offensiva.Ancora una sorpresa, ancora dalla parte debole, ancora nella zona Patric, Lombardi al 6^ della ripresa innesca la marcia alta e svernicia il biondo spagnolo lasciandolo quasi sul posto e facendogli fare una figura barbina, arriva sul fondo e mette con tranquillità la palla per Guilherme che comodamente batte Strakosha.
Brutti momenti per tutti, quasi increduli i tifosi sugli spalti, eppure ci sarebbe tutto per vincere, giocare con l’ultima in classifica in superiorità numerica in casa, eppure siamo sotto, e meritatamente.
Nei minuti successivi al vantaggio dei campani la squadra fa molta fatica a riprendere un sistema di gioco efficace,ma come per incanto scatta la molla al minuto numero 14^ Caicedo servito da un assist dolce come il caramello del Mago Luis Alberto segna un gran gol di sinistro in diagonale, e siamo sul pareggio.
Dal momento del pari è un’altra Lazio, è vera Lazio, è grande Lazio, e lo spettacolo abbia inizio, a riportare tutto nella norma ci pensa de Vrij, che sfrutta un corner dello specialista Luis Alberto e di testa insacca per il gol del vantaggio biancoceleste.
A questo punto i beneventani si accorgono che la Lazio è di altro rango e che il loro sogno è durato anche troppo a lungo, Brignoli serve con un rinvio maldestro il cliente più scomodo che potesse favorire, Immobile, l’attaccante biancoceleste come posseduto si scaglia in area di rigore quasi indisturbato e fulmina sull’uscita di destro in diagonale l’estremo difensore giallorosso mettendo a segno il gol numero 26 in campionato.
Al 37^ lo score aumenta ancora, grazie a Leiva che raccoglie uno scambio a limite dell’area di rigore con Patric, il generale di centrocampo lascia partire un tiro a giro preciso e potente che fulmina per la quinta volta Brignoli, la sesta marcatura è stata sigillata dal mago Luis Alberto che trasforma un calcio di rigore g