Miglior attacco, centrocampo funzionante, ma cosa rischia di mandare in blocco una stagione intera? Il punto dolente della Lazio è, ahinoi, la difesa.

 Un problema presente già negli anni scorsi, quando reo delle sconfitte sanguinose, veniva additato  proprio il blocco in  retroguardia.

Anche adesso carta canta: 60 reti subite in 48 partite e non sono numeri lusinghieri per una squadra in lotta per un posto in Champions League.

La disfatta a Salisburgo ha messo l’accento proprio sulle “papere” difensive ed Inzaghi dovrà lavorare sul blocco arretrato in queste ultime 7 gare.

Per alcuni il primo colpevole è Stefan De Vrij, ma penso che il malcontento di chi ha espresso la perplessità sull’olandese, sia frutto della suggestione riguardante la sua partenza prevista a breve. A Stefan possiamo dare la colpa per il comportamento poco chiaro, ma  a mio parere  non lo si può indicare come “elemento instabile.

Errori grossolani a Salisburgo, ma gli stessi errori li hanno fatti un pò tutti, bisogna capire adesso se Inzaghi deciderà o no di privarsene nel rush finale.

L’olandese sarà sostituito in un futuro prossimo da Luiz Felipe Ramos, il ragazzo però giovedì ha dato prova di non essere ancora “svezzato” per palcoscenici internazionali. Margine di crescita esponenziale, la dirigenza ha fatto sapere di contare su di lui accordandogli fiducia.

All’equazione si aggiungono altri 3 elementi: il poco utilizzato Martin Caceres che, a mio avviso, meriterebbe molto più spazio. La sua permanenza in quel di Formello è legata al numero di presenze ad ora insufficienti. Dubito fortemente però che con la partenza di De Vrij, la società si priverà di un altro difensore. Voci di corridoio parlano di un nuovo accordo….

Poi ci sono Wallace e Bastos, colpevoli a turno di errori fatali e rigori elargiti qui e lì. E mentre Ramos cresce scalando le gerarchie, i due hanno invece imboccato la parabola opposta, ovvero discendente.

Per queste ultime partite, assisteremo ad una rivoluzione? Simone Inzaghi deciderà di togliere il dente “cariato” lasciando ai margini proprio il baluardo difensivo Stefan De Vrij?

Domani forse assisteremo ad una prima sperimentazione, o tutto rimarrà come è sempre stato? 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *