In campo è il Liverpool a schiaffeggiare per 70 minuti la Roma, Salah scatenato ha inflitto punizione e castigo alla sua ex. Poi l’errore oramai noto ad un pò tutte le big, di rilassarsi eccessivamente pensando di aver chiuso la pratica. Così i giallorossi mettono a segno due centri, uno su rigore.
Una lezione di umiltà per gli occupanti della sponda opposta del Tevere, una lezione che insegna tanto e cioè che basta una squadra che gioca abbastanza bene per mettere in evidenza la realtà: in Europa sono scarsi, soprattutto contro le inglesi.
Chissà se questo avrà ridimensionato il “premier giallorosso” Pallotta delirante, che appena poche ore prima aveva detto di volere lo stadio, lo scudetto, la Coppa Italia e la Champions League in appena 5 anni… Ne hanno aspettati 34 per riprendere una manita in semifinale. Comunque sia, nella capitale oggi caroselli non ce ne sono!
Sono stata cattiva? No, il “bastardismo”, termine da me coniato, ogni tanto serve!
Andiamo però a raccontare la solita cronaca becera dell’ acceso pre-partita.
A fomentare gli animi romanisti , sicuramente i due buontemponi Conti e Pruzzo che, dimenticando di avere una certa età, come adolescenti hanno ben pensato di prendersi una rivincita dopo 34 anni alzando il dito medio davanti lo stemma del Liverpool nel cuore di Anfield Road. Diciamo che come partenza, non è stata tra le migliori.
La tensione era alle stelle nell’attesa del match e come riferiscono svariati media britannici, alcuni tifosi ospiti si sono scontrati con la polizia nelle zone vicine allo stadio.
Nei pressi della casa dei Reds anche si sono verificati incidenti, sempre ad opera di sostenitori romanisti, circa una ventina, che hanno atteso i supporters del Liverpool e secondo le voci trapelate dai microfoni British, ci sarebbe un ferito tra gli inglesi.
Aspetteremo a lungo le conferme dai giornalisti italiani, perché come accadde per l’aggressione ai danni dei tifosi del Chelsea ed un pub a soqquadro vicino al Colosseo, dai più tutto sarà messo a tacere!