Si chiama Sean Cox, ha 53 anni, è tifoso del Liverpool e sta rischiando la vita per una partita di pallone. Si esce di casa rischiando di non farvi rientro nelle zone di guerra, nessuno lo pensa andando allo stadio, eppure…

Eppure succede anche questo. 

Stamattina si parlava di “gravi condizioni”, ma non addirittura di coma.

Purtroppo sono arrivati nuovi aggiornamenti che parlano di danni al cervello ed una famiglia che si sta interrogando se sia giusto “lasciarlo andare”.

Eppure era una partita.

Una moglie che deve decidere l’impensabile,  stando a quanto hanno raccontato alcuni parenti intervistati dal Mirror e dal Liverpool Echo.

Precedentemente era arrivata anche la condanna del Codacons:
«Chiediamo di disporre la sospensione dello Stadio Olimpico a tempo determinato o far giocare le partite a porte chiuse»

L’aggressione  barbara per mano di 13 teppisti, senza bandiera, senza colori nonostante professino la fede giallorossa.

Perché questo tifo non ha colori. Non merita di averli. Questo è quello contro tutti noi ci ribelliamo, ci indignamo. Non importa se siano romanisti, sono solo gentaglia che ci costringe a scrivere quello che mai vorremmo scrivere!

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