Un campione non smette mai di esserlo, non si sveglia una mattina non ricordando più come si gioca a pallone. Spesso contestato, i suoi numeri nella Lazio così raccontano: 599 minuti, 3 reti, 4 assist!

Una stagione che non ha aiutato Luis Nani, causa il basso minutaggio a parer mio troppo poco lusinghiero per un “signore” del calcio. Il portoghese non è una vecchia gloria, non parla di lui solamente il background.

Un anno che ha visto l’ascesa di Luis Alberto, il ritorno di Felipe Anderson, la conferma di Ciro Immobile…tanta concorrenza in attacco, soprattutto se vai a contare anche uno stop quando stavi per riprendere i ritmi di un tempo ed eri uscito da un altro infortunio che ti aveva tenuto mesi lontano dal campo.

Un insieme di fattori che non hanno giovato alla sua “resurrezione calcistica” e non lo hanno certo aiutato a scalare le gerarchie biancocelesti.

Adesso però si accende una piccola speranza di farsi vedere, proprio poco prima dell’addio che pare scontato.

Lazio-Samp, entra in campo, riesce subito a trovare l’assist per Immobile, lampi improvvisi di Nani che nelle prossime due partite potrebbero allietare di nuovo i tifosi viste le pesanti assenze.

Non servirà a convincere Lotito a pagare il cartellino valutato 10 mln al Valencia, ma il portoghese potrà forse riassaporare la soddisfazione di aver contribuito al raggiungimento della Champions League, come fece negli anni d’oro della sua carriera targata United.

Eh sì, vederlo ancora con l’aquila sul petto sarà molto difficile, ma tutto può succedere in 180 minuti e soprattutto in sede di calciomercato.

Luis Nani è sempre stato esemplare, si è allenato oltre l’orario, si è messo a disposizione a testa bassa come solo un campione che conosce il lavoro e l’umiltà sa fare.

Facile il richiamo a Miro Klose, persone dal ricco palmarès, che hanno vinto tutto in carriera, eppure sgomitano come giovani esordienti e proprio come il panzer, a fine allenamento si mette a raccogliere i palloni, altra curiosità che accomuna i due “grandi”.

Perché questo si fa, anche se non è dovuto.

Sicuramente sarà un addio, ma dico che la Lazio perderà non solo un grande giocatore, ma anche un grande atleta, un grande professionista, un grande uomo.

Lo so, il tempo è troppo poco, ma non è escluso che in 180 minuti “ce fa diverti’ Nani, Naniiiiiiiiiiiiiii”

 

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