STEFAN DE VRIJ ANDRÀ VIA A FINE STAGIONE.
Queste le parole che da mesi hanno riempito i discorsi di Igli Tare, questo è quello che tutti noi sapevamo dal momento stesso in cui la firma per il rinnovo non è arrivata!
Non vi è nulla di nuovo, nonostante la speranza cullata per mesi su un improvviso cambio di sorti.
I tifosi hanno rispettato la sua permanenza in campo mostrandogli l’affetto, senza fischi, con gli applausi, ma adesso arriva una settimana domanda delicata; il 20 maggio non sarebbe meglio lasciarlo in panca?
Proprio contro l’Inter, a quanto circola nelle ultime ore, la sua prossima squadra. E se Stefan poi si scansa? E se tirasse indietro la gambetta nel momento del bisogno?
Vi rispondo io: NO.
Non difendo l’atteggiamento, né la poca chiarezza del difensore olandese, ne difendo però la professionalità di chi con la nostra maglia ha lottato, che addirittura ha segnato in svariate occasioni.
Non difendo De Vrij la persona, ma De Vrij il calciatore!
A cercare di destabilizzare l’ambiente laziale proprio a due gare dalla fine che scriveranno il destino sia dei biancocelesti che dei nerazzurri, gli organi di informazione che a più riprese hanno portato la notizia alla luce.
Era prevedibile? Forse. Il suo trasferimento all’ombra della Bella Madonnina era già nell’aria da mesi, ma ci tengo a ripetere che mai nessuno, tantomeno il giocatore stesso o il suo entourage, si è ancora sbilanciato in tal senso.
Nessun comunicato ufficiale è ancora arrivato, dalla Lazio o dall’Inter che sia
Se tutto è cosa fatta, significa che le parti avevano già da tempo stretto un accordo, allora mi domando perché renderlo noto a meno di 10 giorni dal match che scriverà non solo la stagione della Lazio, ma anche quella dell’Inter.
#InterSassuoloNoAlBiscotto, l’ Hashtag lanciato da Radio Incontro Olympia, aveva snervato e non poco gli ambienti nerazzurri e fatalità oggi nella capitale è arrivata la notizia bomba.
È stato detto alle radio, ieri non si è parlato d’altro, non è un “complotto” per carità, non è questo che intendevo, ma non cadiamo nel tranello, Stefan è un professionista che finirà il suo lavoro onorandolo sino al giorno dell’addio.
Qualunque cosa accada, non fasciamoci la testa prima di rompercela… Non è successo niente!
Per i saluti ci sarà tempo, la Lazio non è mai crollata per un addio! I giocatori passano, i colori restano!