Condotta non esemplare, ma talento indiscutibile soprattutto in una difesa che è croce e delizia biancoceleste. Stefan De Vrij, intorno a lui serpeggia il vociare, i dubbi sulla sua ultima presenza con l’aquila sul petto proprio davanti all’Inter, “sua promessa sposa”.
A Crotone è stato il migliore in campo, tanto per darci l’ennesima spadata al cuore, avesse giocato male almeno “ciao ciao” senza troppi pensieri. Invece no, Stefan è un professionista serio e metterne in dubbio la titolarità, ripaga forse il gesto scorretto, ma non la militanza nella Lazio senza pecche.
Sono la prima, lo sono stata a gennaio, inferocita per quella firma che non è arrivata, però adesso dobbiamo farci due conti e pensare al 20 maggio.
Godiamocelo per il poco tempo che resta!
Inzaghi era sicuro della sua titolarità, poi qualcosa è cambiato, o così lo è per il Corriere dello Sport, che non dà certezza della sua presenza in campo.
Il tecnico piacentino pensa ad un “disagio” che potrebbe risiedere nel “conflitto di interessi”, perché questo è diventato cinicamente parlando.
Io non credo che la sua prestazione possa essere compromessa, ma è l’allenatore a dover fare le giuste valutazioni.
Se però penso alla difesa senza di lui e penso a Icardi, ho un brivido. Non è un demerito verso Luiz Felipe, il piccolo Ramos merita tutti i nostri applausi, credo solamente al match che deve essere giocato da veri professionisti collaudati, né giovani sorprese, tantomeno seconde linee improbabili.