Quanto ci manca il grintoso inno “Non mollare mai” cantanto a tutto fiato all’Olimpico? Beh, potremmo forse tornare a cantarlo già da domenica.

Francesco Scarcelli, autore del testo, ha parlato dell’eventuale riutilizzo dello stesso nella sfida decisiva contro l’Inter. Ecco come si è pronunciato ai microfoni di Radio Incontro Olympia:

«Siete in tantissimi a chiedermi se l’inno possa tornare o meno allo stadio. Quell’inno è un atto d’amore, non si scrivono inni se non si è innamorati della propria squadra. Mi chiamarono per scriverne altri, per altre società, ma rifiutai. ‘Non mollare mai’ nasce come inno della Lazio e soprattutto della Curva successivamente alla loro richiesta. Fu lanciato prima dell’arrivo di Claudio Lotito che poi lo depositò in SIAE fra gli inni ufficiali della società. Di questo non posso che ringraziarlo ancora».

PACE FU

«Ho avuto la stoltezza, col senno del poi, nel momento di massima contestazione, di farlo togliere e di togliere la gioia comune di cantarlo. Invece, come diceva Troisi, la poesia non è di chi la scrive, ma di chi se ne serve. In un momento di guerra sportiva capita di sparare colpi sbagliati e io sbagliai, sottraendolo di fatto a tutti noi. Sento la necessità in via ufficiale di tirare una linea, ormai i rapporti si sono rasserenati. Con la società ci siamo sentiti, anche pochi giorni fa. Ho avuto il piacere di parlare con Igli Tare e posso aggiungere che dispiace di aver rovinato alcuni rapporti in passato. Adesso, grazie alla via indicata dalla Nord, sempre lungimirante, siamo riusciti a ricompattarci tutti e io non posso che rimettermi al volere della società. Tutto nasce dall’amore per la nostra Lazio e sarebbe un piacere e un onore sentirlo nuovamente, magari già a Lazio-Inter. Credo che un inno del genere darebbe la carica a noi e sarebbe forse una sorpresa per i ragazzi in campo. Chissà cosa potrebbe trasmettere il vedere 60.000 sciarpe roteare. Vedremo comunque domenica, o magari più avanti. È tutto figlio di un ritorno alla normalità dopo un periodo anormale. Forza Lazio, uniti più che mai».

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