Grazie di tutto: Grazie per i gol fatti e per i gol subiti. Grazie per le partite vinte e anche per quelle perse.
Grazie per le gioie e per le delusioni. Grazie per aver sofferto tutti insieme anche quest’anno. Grazie per averci capito in nelle situazioni difficili. Grazie per aver lottato lo stesso nonostante gli infortuni.
Grazie a Simone Inzaghi per questi due anni, vissuti coi sogni della Champions e la speranza Europa League, che sono sogni grandi, anche se oggi non sembrano.
Per la Champions sfiorata.
Grazie mister per averci creduto fino all’ultimo respiro e grazie ragazzi.
Ce ne andiamo quinta forza del campionato, con il miglior attacco, con Ciro Immobile capocannoniere, anche se è un trono per due.
Grazie al popolo laziale maturato e rimasto compatto anche dopo l’irrazionale notte a Salisburgo.
Se da ogni errore si impara qualcosa, spero sia servito anche quest’ultimo a far capire che il mercato è il punto focale di una società con ambizioni europee e che non si vuole accontentare più.
Che lavori affinché non ci sia un altro caso De Vrij e sappia tenere strette le proprie punte di diamante, credendo nei giovani sì, puntando su scommesse anche a lungo termine, ma che non prendano il posto delle certezze che dobbiamo avere sopra a tutto.
Non sono felice, sono triste, molto, ma ho imparato che il dolore ha meno spine se ha a che fare con l’amore.
E quindi questi grazie mi vengono da dentro con una speranza per il futuro: FORZA LAZIO CARICA!
Prendo una frase usata tanti anni fa, ma che sarà sempre attuale:
“Solo i vili e i mediocri conoscono la sconfitta, noi siamo grandi e risorgeremo!”
[Lazio 1985]