Simone Inzaghi manderà giù la rabbia e la delusione per l’amaro finale di stagione il 2 giugno quando, con cerimonia privatissima, finalmente pronuncerà il fatidico “sì lo voglio” alla sua Gaia.

Servirà questo a far dimenticare al tecnico piacentino i brutti pensieri e svuotare la mente preparandosi per affrontare al meglio il nuovo anno.

Simone ha fatto tanto per la Lazio, si è portato a casa la Supercoppa ed il suo percorso, ha portato la dirigenza a scommettere fortemente su di lui. Il suo contratto è infatti in scadenza al 2020.

Non ha solamente conquistato tifosi, giocatori e società biancocelesti, bensì tantissimi tra gli addetti ai lavori ed è tra gli allenatori con il prospetto di crescita maggiore.

Durante la stagione i rumors hanno parlato di tanti “colpi di fulmine” da parte di Juventus e sirene estere, ma la corte più sfrontata è stata quella di Aurelio De Laurentiis.

Due settimane fa, secondo quello che si mormora, il presidente partenopeo ed il tecnico piacentino hanno avuto un incontro e parlato per parecchio tempo.

3 mln a stagione per guidare il Napoli contro 1,2 mln pagati dai capitolini.

È normale che Inzaghi sia felice delle attenzioni ricevute, più volte però ha dichiarato di essere laziale per crescita calcistica, proprio in casa  Lazio il suo battesimo come allenatore in Primavera e poi in Prima Squadra.

La sua riconoscenza all’ambiente capitolino non è in discussione.

Adesso però il mister dovrà parlare soprattutto con Claudio Lotito e capire quale progetto ha in mente la società per raggiungere il sogno sfumato quest’anno: la Champions League.

Simone Inzaghi ha fatto sicuramente un ottimo lavoro, qualche sbaglio di formazione se parliamo di cambi a gara in corso, ma è assolutamente normale dopotutto la perfezione non esiste.

Una richiesta che sicuramente avanzerà alla dirigenza, riguarderà il poter battersi su più fronti e la garanzia di avere ricambi all’altezza per non stremare i titolari.

Questo è sempre stato il tallone d’Achille della Lazio, non avere la stessa qualità tra campo e panchina, problema che deve essere risolto per una squadra con ambizioni europee.

*FONTE Il Messaggero

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