In tanti hanno criticato la scelta di Simone Inzaghi, a seguito della volontà espressa dallo stesso Stefan, di schierarlo titolare proprio contro l’Inter.

Diciamo che l’azione che ha portato all’errore fatale dell’olandese con l’entrata killer su Icardi  non è stata frutto dell’errore indivuale del contrale, piuttosto potremmo chiamarlo “concorso di colpa”. Tuttavia la Lazio non ha perso al rigore, bensì dopo questo.

Rimangono le lacrime di Stefan, fotografia amara di un addio che non è stato da celebrare. L’Inter non ha gli ha  permesso di svolgere una tranquilla preparazione decidendo di rivelare che il contratto era stato depositato appena una settimana prima del match facendo sì che la tensione crescesse.

Far scendere in campo il giocatore olandese è stata una scelta maturata con difficoltà ed accuratamente ponderata fino all’ultimo.

Ma questa scelta chi l’ha presa veramente?

Secondo quanto racconta il quotidiano Leggo, Stefan non era sicuro al cento per cento di voler giocare proprio contro l’Inter a causa della pressione che nell’ambiente si era fatta prepotente.

Ecco il retroscena della sua titolarità: il difensore durante gli allenamenti, aveva fatto presente di trovarsi in una situazione scomoda e delicata, non aveva nascosto i dubbi e forse tendeva più per la panchina.

De Vrij è stato convinto in seguito da Simone Inzaghi e Tare, pensiero condiviso dalla dirigenza che ha chiesto al calciatore di rispettare il contratto fino all’ultimo minuto della stagione. O almeno così racconta il noto quotidiano Leggo.

Tengo a precisare e sottolineare che la partita non è stata  persa al rigore, ma dopo e che 70 minuti è stato un vero “muro”, convincendo ancor di più l’Inter dell’oneroso esborso che dovrà pagargli come “stipendiuccio annuale”.

Doveva rispettare il contratto fino all’ultimo, una volta tanto sono anche d’accordo in pieno con la scelta della società .

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