La Lazio ha perso uno dei suoi migliori calciatori, ma ciò che veramente ha fatto male, soprattutto a Claudio Lotito, è stata l’impossibilità di monetizzare sulla cessione.
Quanto pesano adesso le offerte respinte in questi anni a ripensarci. Dopo varie stagioni passate con l’aquila sul petto, De Vrij ha deciso di non rinnovare, poi è seguito un saluto amaro con tanto di lacrime.
Inutile dire che i tifosi biancocelesti non hanno preso bene quello che è accaduto a gennaio, anzi, lo hanno vissuto come un tradimento bello e buono.
Stefan è stato sommerso dall’amore dei tifosi e la dirigenza in primis, lo ha sempre coccolato, ma la storia insegna che i calciatori non ci appartengono.
Lotito ha fatto di tutto trattenere uno dei suoi gioielli e non lasciare Simone Inzaghi sprovvisto del pezzo tra i più pregiati, ma i rapporti non idilliaci tra la Seg, agenzia che cura gli interessi di De Vrij, e la dirigenza capitolina, hanno giovato solamente all’Inter.
Sul piatto il patron e Tare avevano messo un quadriennale da 3 milioni l’anno a salire, accettandolo, Stefan sarebbe stato il giocatore più pagato nella Lazio.
l’Inter ha rilanciato di un solo milione in più, non troppo se ci si pensa e proprio per questo tutto fa supporre che a muovere l’ago della bilancia, siano stati i rapporti non buoni tra Seg e la società biancazzurra.
Chi muove le fila del calcio moderno sono dopotutto i “procuratori” spesso da incubo ed i club sembrano il più delle volte “ostaggi”.
Sorridono gli agenti del difensore olandese infatti, dal suo trasferimento all’Inter, ben 5,5 milioni di commissioni.
Il parametro zero è stato un duro colpo da digerire per la Lazio che ha “appesantito” però le tasche dei procuratori…. Cosa che oramai non stupisce neanche più!