Torniamo a parlare dello strano caso Morrison, che aveva conquistato i tifosi biancocelesti ancora prima di arrivare nella capitale e quando finalmente sbarcò a Formello, non fece in tempo a disfare le valigie che ne agitò le acque.

Ma chi è Ravel? Un paragone altisonante a Paul Gascoigne, eppure il feeling con la Lazio non è mai scattato. La sua avventura capitolina è presto riassunta in liti e fughe in Inghilterra.

Eppure mi chiedo: se finisci sulla biografia di Sir Alex Ferguson, tanto che ne rimase abbagliato al punto da metterlo sotto contratto con lo United a 17 anni, quel calciatore dove è finito?

Possibile che un ragazzo di 25 anni sia già destinato all’oblio? Eppure la storia sembra tristemente nota e cioè quella che racconta di tante “belle promesse” perse sulla strada perché del calcio hanno abbracciato solamente il lato oscuro.

Il centrocampista inglese, poco British e con ancor meno aplomb diplomatico, è un mix di genio e sregolatezza, croce e delizia, più croce a dirla tutta, tanto che anche il suo più accanito sostenitore Sir Alex Ferguson, il quale disse :” Se mettesse la testa a posto diventerebbe il giocatore più forte del mondo”, all’ennesima apparizione in tribunale, gettò la spugna arrendendosi ad una cessione.

Pioli in ogni modo cercò di sgrezzare il diamante, ha bruciato un’ennesima chance all’Atlas infastidendo coi suoi atteggiamenti la dirigenza nonostante l’avventura messicana fosse iniziata sotto una buona stella.

Mi chiedo ancora come si possa buttare via il talento e perché. I romantici come me cercano sempre il lieto fine degli “eroi a tinte scure”, la loro consacrazione.

In un mondo ossessionato dalla eterna giovinezza dove a 18 anni sei un “esordiente”, ma a 30 ti considerano un “vecchio”, Morrison si piazza nella esatta metà quando il tempo c’è, ma il ventaglio di scelte si riduce e sei fermo al binario aspettando….

La Lazio ha il suo uomo, Simone Inzaghi, abituato a lavorare proprio coi giovani, sapiente scopritore di calciatori da “lanciare” che prima di lui facevano magari i “panchinari” alla Salernitana. Strakosha e Luiz Felipe Ramos ad esempio, da sconosciuti a titolari, capaci addirittura di scalare le gerarchie buttando fuori Marchetti dai pali, Wallace dimenticato e Bastos.

Prima di buttare Morrison, di rientro, nel magazzino biancoceleste, forse varrebbe la pena provare a salvarlo ancora.

Certo la volontà in primis deve nascere da lui, direte voi e sono d’accordo, ma non stiamo parlando di un futuro acquisto, ma di un calciatore regolarmente stipendiato, tengo a ripetere, stregò Sir Ferguson che non è proprio uno ignorante in materia.

Con gli “esuberi” non sappiamo mai che fare, ma Ravel durante il ritiro fece vedere che sotto la scorza, il talento ancora c’era.

Sembra assurdo ipotizzare un reintegro, una ennesima chance, ma Inzaghi save Morrison, perché no?

E siccome da brava romantica credo nel cambiamento degli “eroi negativi” e nel lieto fine ,  credo anche in quello del bad boy per eccellenza.

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