Lazio-Inter è finita con la cocente sconfitta e mentre la squadra Cino/lombarda riabbracciava la Champions League, noi salutavamo il treno che si allontanava dalla stazione.

“È la dura legge del gol, gli altri segneranno però
che spettacolo quando giochiamo noi” , canta Max Pezzali.

Ma la colpa di chi è stata?

In tanti indicheranno Stefan De Vrij per chissà quale accordo sotto banco , ci può stare, va bene, la delusione è tanta per quell’addio inutile poiché l’Inter non la puoi definire “salto di qualità”. Prima di sputare però nel piatto dove si è mangiato per anni, bisognerebbe sciogliere il bandolo della matassa e cercare le motivazioni del trasferimento altrove. Dove? Nella Seg e nei soliti procuratori da incubo.
Seppur non digerendo questa “teoria”, chiudiamo l’argomento, se ne è andato e stop.

C’è una cosa però che proprio non mi va giù. La “guerra interna” ,Lazio vs Lazio. Alcuni giocatori, ad esempio Immobile, sono giustificati a priori e ci sta anche, ma una cosa che  davvero non sta invece, è creare i “sacrificabili”.

Non direi questo se non vedessi una maggioranza di tifosi inventare il classico “capro espiatorio” su turnazione. Per parecchio tempo, a mio parere ingiustamente, uno è stato Felipe Anderson , adesso però la patata bollente è passata nelle mani, anzi, nei guantoni di Thomas Strakosha.

Bersaglio social e tramite radio, questo ragazzo sta subendo un processo da cui non ha scampo in quanto vi erigete a giudice e giuria.

Scusate, cos’ha che non va?

Ma possibile che appena si perde si scende dai carri dei vincitori?

Fino al 19 maggio, il portiere albanese aveva guadagnato paragoni altisonanti, seppur Marchetti non era stato dimenticato.

Allora io vi chiedo: se non siamo in Champions, la colpa è di Strakosha?

No, non credo proprio. Dovremmo aprire un discorso infinito su tutte le pecche che quella sera ci sono state in campo, ma non è il “giorno del massacro” e non voglio partecipare ad alcun massacro illogico.

Badate bene però, state distruggendo un ragazzo che tra Coppa Italia, campionato, Europa League, ha giocato sempre, senza mai riposare,anzi, una volta sola.

Ve la prendete con un esordiente che fu scaraventato in campo da un momento all’altro a San Siro e che non ebbe un minuto di esitazione.

Chiamatelo “panchinaro della Salernitana”, però vi piaceva tanto quando, parando il rigore di Dybala, ci fece finalmente espugnare lo Stadium dopo un secolo!

Ecco, questo non sopporto. Mi dà un fastidio viscerale, soprattutto quando in tanti se la presero perché avevo offeso Caicedo e “non si tocca chi veste la nostra maglia! “
Mi sono sentita dire che ero “daa Riomma” perché sottolineavo l’inadeguatezza di Felipao. Ed ora come dovrei chiamare quelli che criticano  Thomas? Taggerei tutti per rispondere, ma sono una signora!
Allora mi limito solamente a ribadire che, se non si può criticare qualcuno perché veste la nostra maglia, fatevi un esame di coscienza, Strakosha la veste bene!

Vi ricordo che ve la state prendendo con un ragazzo, non con un giocatore navigato, un ragazzo che in Serie A c’è stato solo un anno e mezzo.

Poi però non vi offendete se i giocatori chiedono la cessione… un pochino ve lo siete meritato!

Non è facile sentire pesanti attacchi continui, un calciatore navigato forse ci ha fatto il callo, ma non è facile fidatevi.

Lasciate in pace Thomas che per un anno e mezzo avete portato in trionfo ed ora massacrate.

Si vince e si perde in 11 e basta con la spasmodica ricerca del benedetto “capro espiatorio”.

L’arringa è conclusa, la difesa non ha più nulla da aggiungere e si aggiorna.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *