Gioco delle assonanze: se dici squadra, squadra dici mister, se dici squadra e mister dici tifosi. E mai definizione, che racchiude tre elementi fondamentali nel calcio, sarebbe più azzeccata se non cucita addosso a Simone Inzaghi!
Parliamo del “Di padre in figlio”, un evento unico creato dai laziali per i laziali. Nessun presidente, nessun calciatore: solo i nostri colori.
Una manifestazione che racchiude in sé il “romanticismo” che lega diverse generazioni di biancocelesti racchiuse in una, che racconta e fa vivere la nostra storia lontano dai risultati, delusioni e calciomercato.
Il 4 giugno i riflettori dello stadio Olimpico di accenderanno su questo spettacolo puramente “Made in Lazio”, perché noi siamo la tradizione!
«Il mister il prossimo 2 giugno si sposerà ma rinuncerà alla luna di miele per stare con la sua gente.»
Con queste parole De Martino, con il petto gonfio di orgoglio, ha annunciato la presenza del tecnico piacentino che non poteva certo mancare alla nostra festa!
Cresciuto nell’ambiente biancazzurro calcisticamente, poi fiorito in Primavera come mister e sbocciato alla guida della prima squadra, Inzaghi ha sempre portato avanti a testa alta il concetto di “lazialità” come senso di appartenenza!
In tanti penseranno :” Capirai sai quanti viaggi si fara! Non ha bisogno della luna di miele!”.
Ma in quanti allenatori ci avrebbero rinunciato per stare con la loro gente?