Una sessione di calciomercato decisa dal popolo biancoceleste, era la Lazio di colui che ascoltava la sua gente, Sergio Cragnotti e di quel giocatore che assolutamente non doveva partire: “il re”, Beppe Signori!
L’11 giugno del 1995, il patron capitolino aveva raggiunto l’accordo con Tanzi, il trasferimento di “Beppe gol” al Parma per 25 miliardi.
12,5 mln e di oggi, a pensarci fa quasi impressione come i tempi siano cambiati, come le cifre sul mercato adesso appaiano “folli” perché con 12,5 mln, Lotito non ci ha comprato nemmeno Neto e Jordaö.
Tornando indietro a 23 anni fa, tutto era stato messo nero su bianco, mancava solo la firma di Beppe Signori.
I laziali di 23 anni fa non ci sono stati e riempivano Via Navarro, sede del club capitolino.
Dino Zoff poco dopo le 18:00, diede l’annuncio:” Beppe Signori è stato tolto dal mercato”.
Senza precedente alcuno, fu la semplice gente a decidere cosa fosse meglio per la sua Lazio, fu un presidente ad ascoltare la sua piazza facendo saltare per aria un affare miliardario.
Oggi, 23 anni dopo, Beppe Signori ricorda e ringrazia tramite Instagram i laziali scesi in piazza, pronti alla battaglia pur di non perdere il loro “re”.
«Dopo 23 anni orgoglioso di essere stato prima giocatore e poi capitano della Lazio. Solo una parola, grazie!».
L’orgoglio è il nostro, sarà sempre il nostro: Grazie Beppe gol!