Guardiamoci in faccia e parliamo chiaro: la partenza di Stefan De Vrij ha visto rimanere orfana la difesa del suo miglior interprete, una difesa già ballerina, come si ricostruirà? Le soluzioni trovate saranno un palliativo o saranno la cura?

Il primo nome sul taccuino della Lazio è oramai noto e risponde a quello di Acerbi, secondo la dirigenza un ottimo compromesso tra esperienza e costo, o forse non tanto visto che la trattativa è diventata estenuante. E se Lotito è un osso duro, mai sottovalutare Squinzi!

Per dare un qualche segno di vita e parlare della situazione eternamente in stallo tra i biancocelesti ed il Sassuolo, poche ore fa alla gazzetta.it, era intervenuto il dg neroverde Giovanni Carnevali:

«Oggi dovrò risentirmi con il presidente Lotito, ma il problema è capire quanto valuta Cataldi…».

Acerbi resta appeso alla speranza di riuscire a fare presto le valigie per la capitale, intanto sono arrivati nuovi aggiornamenti poco prima delle 14:00.

Secondo quanto racconta Sport Mediaset infatti, sembrerebbe che il patron Squinzi sia crollato sotto l’assedio di Lotito ed abbia dato il suo benestare al trasferimento del difensore a Formello. Ok alla vendita dunque, ok all’offerta ed ok all’inserimento di Danilo Cataldi.

Fumata bianca? Attenti a quei due “atomici” presidenti perché tutto può mutare nel giro di pochi minuti.

Di Francesco Acerbi però ne abbiamo parlato tanto, troppo ed è ora di raccontare qualche novità, così arriva un secondo nome: Anderson Vital da Silva, detto più comunemente Dedé.

«I biancocelesti seguono realmente Dedè del Cruzeiro. Non so se potrà concretizzarsi un trasferimento ma l’interesse del Club capitolino per lui è molto alto».

Queste le parole che aprono lo scenario di una ennesima trattativa estenuante, riportate da Marques corrispondente in Sudamerica di Premium Sport.

Gigantesco calciatore di oltre 190 cm,  ha un contratto in scadenza con il proprio club, Cruizero, nel 2019 e questo lo rende assai invitante agli occhi della dirigenza capitolina.

Da non sottovalutare il costo “contenuto” dell’operazione, fattore molto caro a Claudio Lotito il presidente “oculato”. È presto per parlarne, ma forse lo rifaremo presto.

 

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