In tanti sanno che è difficilissimo trattare con Claudio Lotito, chiedete al West Ham sfiancato, ma quei tanti forse non sanno che è quasi impossibile farlo con il patron del Sassuolo, Squinzi. O meglio, lo è se seduto all’altro capo intorno al tavolo delle trattative, c’è una qualsivoglia figura dirigenziale della Lazio.

Francesco Acerbi sta diventando la telenovela più in voga dell’estate, il difensore ha espressamente chiesto la cessione nell’immediato per non perdere la grande chance in carriera, il presidente neroverde aveva dato il suo benestare al trasferimento.

Bene, prendete tutte queste informazioni, disfatele e ricominciate da capo.

E se a monte sembrava essere stata raggiunta una prima bozza di accordo per 6/7 mln più Danilo Cataldi contropartita tecnica, come riporta il Corriere dello Sport nell’edizione odierna, gli emiliani sembrerebbero aver fatto un passo indietro.

Nelle folli richieste di mercato, dove tutti i giocatori vengono valutati a peso d’oro, il prezzo di Francesco Acerbi, 30 anni, sfiorava i 15 mln.

Assurdo, direte voi, assurdo ha risposto Lotito.

Squinzi cerca di monetizzare al massimo dalla cessione e pretenderebbe intorno ai 10 milioni rigorosamente cash, più Danilo Cataldi.

Lotito, a ragione, fa muro e non intende in alcun modo alzare l’offerta.

Acerbi dal canto suo vuole sbrigarsi e partire per la capitale, il rischio però è quello di finire in un caos che si concluderà con un nulla di fatto e farsi sfuggire altri profili più interessanti.

La Lazio  non dovrebbe mai perdere di vista il fattore “tempo” , molte volte infatti, è stato proprio il mancato tempismo a bugerare la dirigenza capitolina.

Riassumendo: possiamo chiudere il capitolo e passare oltre?

 

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