Stefan De Vrij, nome antipatico da pronunciare, ma che alla Lazio ha insegnato molto: sbrigarsi, che poi si va all’Inter col parametro zero!

Avranno recepito la lezione i nostri eroi?

Basta guardare il “caso Anderson”, purtroppo “caso Anderson” e segue pausa drammatica, la società non ha perso troppo tempo. Forse il West Ham non la penserebbe allo stesso modo, ma stavolta appena si è capita l’intenzione del brasiliano e cioè non apporre firma sul rinnovo, si è immediatamente accontentata la sua volontà, Pipe è stato messo in vendita.

Adesso i gioielli si vogliono custodire come fosse un obbligo morale verso la squadra ed i suoi tifosi.

Ecco allora la mossa del patron biancoceleste che bussa alla porta di Ciro per farlo rimanere “immobile” a Roma .

Chiamarsi “Ciro Immobile” da due anni a questa parte, nella sponda capitolina  biancoceleste del Tevere, ha la sua importanza.

Arrivato a Roma tra lo scetticismo di uno che ultimamente all’estero aveva perso colpi e con l’ingrato compito di far dimenticare “Mito” Klose il bomber dei bomber, il passaggio fallimentare di Matri per caso, viene presentato da Tare come il grande colpo in attacco.

Le attese erano assai alte, soprattutto per una storia ultracentenaria che, il più delle volte, ha fatto del suo attaccante un simbolo.

La sponda del Tevere biancoceleste targata “Bielsa per un giorno” aveva puntato Enner Valencia, ve lo ricordate sì, quello dalla tecnica infallibile ma dai gol praticamente quasi inesistenti. Eh sì, perché sul suo curriculum ce ne erano segnati appena 10 in due anni.

Valencia non era in grado di farci esplodere il cuore, del tipo “palla a Enner e s’abbracciamo”, soprattutto dopo essere stati abituati bene dal Signore dell’attacco “Re Miro”.

Poi c’erano le solite voci di corridoio, Lapadula bomber in B e che sparì appena arrivò alla massima serie ma questo non potevamo saperlo ed il “Pavoloso”. Non dimentichiamo poi i “soliti noti”, ovvero prodotti fantasiosi della stampa, i sempreverdi Van Persie e BURAK YLMAZ. Sapete a lui mi ci sono affezionata dopotutto ci ha tenuto compagnia innumerevoli sessioni di mercato.

Il 22 luglio, data strana perché da un pò va di moda per i cugini mai voluti dire che è il giorno in cui nella lontana Corropoli nacque la “Riomma”, fu ufficializzata una voce di corridoio che era stata contornata di smentite: Ciro Immobile arriva alla Lazio.

Adesso vi scappa una risata, ma l’attaccante di Torre Annunziata, approdò nella capitale col bollo di “profilo interessante”… Cosa strana in quanto a 26 anni un giocatore dovrebbe essere già “consacrato”, o almeno uno forte. Questo pensiero ci tormentava come un tarlo ed era seguito da: «Ma te pare che se era forte te lo davano a 10 milioncini appena?».

Dovremmo tacere ogni tanto si, ma viviamo di pregressi storici sul mercato e siamo a braccetto con lo scetticismo.

La scelta della maglia poi? Il 17…”Ma che stiamo pazziando?”… Senza capire che, per alcuni me inclusa, porta male il 13, venerdì 13 non 17 e ci siamo pure un po’ americanizzati.

Non è stato accolto con la fanfara, ma il tifoso si sa, è critichello di suo. Immobile intanto si trovava al crocevia della carriera. 

Ciro però è diventato un giocatore nuovo, lontano dal capocannoniere di Torino, il flop estero… Ciro è rinato ed ha conquistato la Lazio spingendo Claudio Lotito al bivio. Quale? O giocare a rialzo, o rischiare. La scelta del patron capitolino è stata la più azzeccata.

Il centravanti di Torre Annunziata infatti, rinnoverà fino al 2023, con un ritocchino dell’ingaggio che arriva alla cifra tonda di 3 mln.

“A vita” si potrebbe dire per un giocatore classe 1990 arrivato alla soglia dei 30.

Dopo le esperienze poco brillanti all’estero, aver girovagato, Ciro ha finalmente trovato la sua casa “calcistica” e grazie alla Lazio è tornato agli antichi splendori.

Quanto dobbiamo aspettare per il comunicato ufficiale? Secondo la Gazzetta dello Sport non troppo visto che la firma, in dirittura d’arrivo, potrebbe essere apposta nero su bianco già nelle prossime ore.

Ciro va al Milan? Vi avevo detto o no che era una c*****a?
Allora Ciro dove va?
Da nessuna parte, Ciro resta “immobile” qui in casa nostra!

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