Non vi sto per parlare di un filmetto a luci mezze rosse che è un altro capitolo della saga di Mr Grey, ma del ben più famoso tormentone: “Gap tra campo e panca”.
Che bella Lazio, stupefacente, entusiasmante sì, ma quanto ci vuole prima che crolli? La domanda che tutti ci siamo fatti almeno una, due, cento volte. I titolari sono perfetti, ma le seconde linee in cerca di autore, beh, sono un’altra storia.
L’alter ego dell’undici era al quanto problematico, i “vice” scarseggiavano, problema palesato anche dallo stesso mister Inzaghi quando si guardava intorno stando seduto in panchina.
Questa sessione di calciomercato però, sembra orientata proprio a risolvere il grande “vuoto” che c’è oltre il rettangolo verde. Si è scelto di lasciare quasi intatto il blocco titolare per dare una ritoccatina alle riserve. Più che “riserve”, vere e proprie “sfumature di Lazio”.
Nessun cambio nella rosa, Acerbi a parte, ma un ampliamento di essa perché l’anno scorso tutti i calciatori dovevano stare attenti anche al minimo starnuto.
Ferie? Neanche a parlarne, la panchina era piena di giocatori per caso, troppo giovani, troppo vecchi, troppo “rotti”, insomma, sembravano tanti “imbucati” senza invito ad un matrimonio.
Il problema è risolto? Beh, sicuramente si lavora. Vi dico questo prendendo in esame i vari acquisti.
Dopo la Lazio titolare, andiamo a conoscere “l’altra”, che poi tanto “altra” non è perché si muove su un filo sottile rimanendo in bilico tra campo e panca. Riserve a chi?
ATTACCANTI
Caicedo non ha dimostrato di poter ambire alla carica di “vice Immobile”, Rossi sgomita per diventare secondo nelle gerarchie, eppure così sembra ancora non essere abbastanza. Wesley ha abbandonato definitivamente il treno biancoceleste, nel caso Felipao partisse la società interverrebbe sul mercato. È però tutto un gran “Caicedo” perché Lotito non è disponibile ad un prestito, ma solamente alla cessione definitiva.
Rossi durante il ritiro si è messo in gran spolvero, la domanda però è una: è pronto per un’ipotetica presenza in Europa? Domanda a cui si deve poter rispondere se parli di un attaccante. “Aspirante” non basta, serve il “concreto”.
Joaquin Correa è stato chiamato ad un compito difficile e cioè quello di non far rimpiangere Pipe, ma il giovane “Tucu” è pronto al doppio ruolo, anche lui infatti potrà essere chiamato “vice” e lo sarà di Luis Alberto.
RETROGUARDIA
L’arrivo di Silvio Proto ha sbattuto letteralmente fuori l’ectoplasma Vargic, ogni tanto è bene nominarlo, scavalcato Guido Guerrieri, pare proprio essere il tassello mancante all’ “altra Lazio”.
Acerbi e Radu saranno i due veri “imprescindibili” e rimane libera solamente una poltrona per quattro giocatori.
Luiz Felipe e Martin Caceres, grande protagonista al Mondiale con il merito di aver fermato addirittura sua maestà Cristiano Ronaldo, sono nettamente in vantaggio su Wallace e Bastos. Con questi che ci facciamo? Sarebbero sul mercato, ma di mercato ne hanno ben poco.
CENTROCAMPO ALL STARS
A centrocampo sono arrivati i veri “innesti booomm”. Riserve neanche per niente, perché Valon Berisha e Milan Badelj tutto hanno tranne che il profilo da “seconde linee”.
Dopo una stagione dove l’unico disponibile oltre ai titolari era Alessandro Murgia, adesso il reparto è sovraffollato.
Tanto divertimento per mister Inzaghi che da nulla, ora si ritrova con la facilità di disegnare il reparto come meglio crede puntando sempre su un cavallo buono.
I nuovi arrivi potrebbero addirittura soffiare le titolarità “autorevoli”… Pronti, chiavi in mano!
Milinkovic-Savic è una questione ancora aperta , “te prego resta con noi” e se davvero ascoltasse qualcuno questa preghiera, la Lazio corre il serio rischio di possedere tra le proprie fila il centrocampo più forte della Serie A.
Gli esterni ballonzolano un pochino da Lukaku incerto al nuovo arrivo Durmisi che potrebbe diventare titolare nel giro di un valzer.
Nella corsia opposta ci sono Marusic e Patric detyo il jolly fresco di rinnovo, alle calcagna di Dusan Basta che abdicherà quasi certamente.
La sessione di calciomercato estiva non è ancora chiusa, attenzione attenzione, da casa Lazio si aspettano buone nuove, soprattutto in attacco.
Al momento sembra però che più che avere seconde linee, mister Inzaghi ha quasi due squadre.
Sarà abbastanza ciò che è stato costruito finora? Si può rispondere in modo equo ed equilibrato: manca ancora qualcosina, poca roba, ma rispetto alla passata stagione, mattone su mattone, la panchina è stata quasi interamente riformata!