A chiudere la conferenza stampa di presentazione a Formello durante la quale con entusiasmo generale hanno parlato i nuovi arrivati, Badelj, Berisha, Correa, Proto e Sprocati uniti nel coro “Forza Lazio”, ultimo, ma non per importanza, è intervenuto Igli Tare.
Cosa ha detto il ds biancoceleste? Ovviamente ha parlato di mercato e di Milinkovic-Savic:
«Gli acquisti sono otto perché abbiamo preso anche Djavan Anderson, che oggi ha fatto le visite mediche. Lo presenteremo successivamente. Non escludiamo niente da qui alla fine. La squadra è pronta così com’è. Milinkovic-Savic non è mai stato messo sul mercato, ma non siamo noi a fare le regole del mercato. Se ci sarà un’offerta capace di accontentare noi e il giocatore, la prenderemo in considerazione. Altrimenti lui sarà felice di proseguire la sua carriera qui, come noi saremo felici di avere uno dei più forti del mondo ancora con noi. Nell’ultima gara dello scorso campionato si è visto il vero potenziale del tifo laziale, siamo cresciuti tantissimo. Mi aspettavo una risposta diversa in termini di abbonamenti quest’estate. Devono esserci secondo me minimo 25.000 abbonati, questa squadra lo merita. Sono un po’ deluso da quello che ho visto finora. Ringrazio tutti coloro che hanno già riposto fiducia nella squadra e mi auguro quindi che da qui alla chiusura della campagna abbonamenti tanti altri tifosi possano decidere di venire a sostenerci per centrare l’obiettivo. Nella determinazione. In certe partite, come quelle col Napoli o il Salisburgo, la squadra avrebbe dovuto combattere e credere nell’obiettivo fino alla fine. L’arrivo di Cristiano Ronaldo ha aumentato tantissimo il livello della Serie A. Anche l’Inter ha fatto un buon mercato, oltre al Milan, alla Roma e al Napoli. In mezzo a tutti questi ci siamo anche noi, non ci nascondiamo perché siamo consapevoli della nostra forza. Sarà un campionato bellissimo e subito eccitante. Spero di festeggiare alla fine insieme alla nostra gente un traguardo che aspettiamo da tempo. Wesley? L’unica cosa che posso dire oggi è che non è un giocatore della Lazio. Sul mercato ci sono strategie che vanno a buon fine e altre no»