E qui la domanda nasce spontanea: ma il vice Immobile? Dov’è, chi è…. Non sarà tutto un Caicedo? Da Wesley a Dembélé mentre per il nostro Felipao, al contrario di ciò che si mormorava nei giorni scorsi, pare non ci sia troppo mercato.
I tifosi biancocelesti sembrano oramai rassegnati ad un’altra stagione chini a pregare affinché Ciro non prenda nemmeno un raffreddore, vi chiedo però se la soluzione non sia già nel cassetto come un vestito nuovo che si aspetta di sfoggiare.
“Nato in Primavera” è Alessandro Rossi, fiore del cortile di casa, ragazzino che ad Auronzo ha vinto la coroncina di “bomber da ritiro”.
Quale futuro lo aspetta tra le nostre fila?
Partiamo da un aneddoto di grande rilevanza.
Alessandro era stato ceduto al Lucerna ma, una volta arrivato a destinazione nuova, Claudio Lotito in persona ha bloccato il trasferimento. E se Claudione nostrano si smuove, qualcosa vorrà pur significare.
In molti hanno trovato nel gesto del patron capitolino, un improvviso “colpo di fulmine” per un calciatore ancora acerbo sì, ma dal futuro radioso.
I più cattivelli, proprio come me, hanno pensato:
“E dai con la futura plusvalenza!”.
Diventato la stellina più brillante al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, potrebbe aver assunto le sembianze di un sacco di banconote che scorrazzavano libere per il campo.
Non ha giocato contro il Real Madrid e siamo tutti d’accordo, ma anche Felipe Caicedo non ha giocato contro il Real Madrid, eppure il cartellino marcatori racconta due storie diverse.
Il pupillo di mister Inzaghi che lo ha allenato in Primavera, ha dispensato reti a destra e sinistra, uno addirittura in rivesciata, wow, che classe!
Con i baby aquilotti ha fatto scintille, l’attaccante del futuro, poi però è arrivata la stagione in chiaroscuro al “ballo delle debuttanti” di Salerno e tutto da rifare, o almeno così sembrava fino al ritiro di Auronzo dove il “piccolo” si è fatto grande.
E se il vice Immobile fosse già in casa?
“Per fare un tavolo ci vuole il legno. Per fare il legno ci vuole l’albero.Per fare l’albero ci vuole il seme.Per fare il seme ci vuole il frutto….”
E continuando all’infinito per chi si ricorda la canzoncina, io ho guardato su Google lo ammetto.
21 anni, i piedi buoni li ha, la lazialità gli scorre sotto pelle, sperando non sia un altro “Cataldi” dalle buone premesse e poi nessun epilogo biancoceleste, Alessandro Rossi ha forse una possibilità in più e cioè concorrenza ai gradi di vice quasi vicina allo zero.
Che Caicedo ci metta lo zampone?
Staremo insieme finché colpo improvviso di mercato non ci divida?
La calda estate sta raggiungendo il suo picco ed il suo epilogo in sede di compravendite calcistiche, noi restiamo a guardare, ma non spostiamo la vista troppo in là, è sulla linea dell’orizzonte che nascono i sogni più belli.
Alessandro Rossi potrebbe essere il “rimedio casalingo della nonna”…..