Una tragedia che toglie il fiato. In ginocchio l’Italia intera. Appare adesso quasi stupido parlare di formazioni, designazioni arbitrali, quote e pronostici.

La Serie A ed il mondo del calcio nostrano non può rimanere indifferente.

Il crollo del ponte Morandi ha portato morte e distruzione, tutta Italia è rimasta davanti al televisore pregando.
Sabato saranno celebrati i funerali e verrà dichiarato lutto Nazionale.

In segno di rispetto alle vittime ed ai familiari, la Serie A, che inizierebbe appunto il 18, potrebbe decidere di fermarsi così come fu per Davide Astori. Per giocare a pallone dopotutto c’è sempre tempo, è per tutto il resto che non c’è mai.

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, come dichiarato a RMC Sport, si sta muovendo in prima persona per rinviare la prima giornata di Serie A:

«Massimo Ferrero non vuole giocare: le partite si recuperano, i morti no. Il presidente di Lega Miccichè sta valutando la situazione e sono certo che accoglierà il mio appello, è un uomo di spessore. Sampdoria, Fiorentina, Milan e Genoa non giocano. Si è unita anche la Juventus. Non ho sinceramente il coraggio di pensare ad esultare in un momento come questo: ci sono ancora dispersi sotto le macerie, non posso pensare di mandare in campo i miei ragazzi. Lo sport è cultura, è vita: occorre fermarsi un attimo e riflettere. A casa mia comando io. Domenica potremmo portare un messaggio di continuità di vita, ma ognuno la pensa a modo suo. Per quanto mi riguarda, noi non giochiamo. Ho sentito l’amministratore delegato Marotta e mi ha confermato che l’intenzione della Juventus è quella di non scendere in campo, dandomi pieno sostegno. Poi ovviamente facciamo parte di una Lega e in questo senso aspettiamo la decisione del presidente Miccichè. A prescindere da questo, però, la Sampdoria non intende giocare. Iniziative? Io sono uomo del fare, non del dire. Aspettiamo e vediamo, in questo momento l’emozione e lo scoramento sono preponderanti ed è difficile anche riorganizzare le idee».

“Le partite si recuperano, i morti no”.

La decisione arriverà probabilmente in serata.

Rimandare la prima giornata? Un atto doveroso in un momento così tragico in cui, parlare di pallone, sembra davvero tanto stupido.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *