Arriva Francesco Acerbi in Mixed Zone. Sfortuna? Poteva andare meglio!
«Abbiamo fatto un’ottima mezz’ora, poi ci siamo abbassati un po’ troppo prendendo gol negli ultimi secondi del primo tempo. C’è rammarico, potevamo meritare il pareggio, è andata male. Dobbiamo sicuramente lavorare sui nostri errori ed entrare in condizione, ma questa non è una partita da buttare. Il palo? Peccato, meritavamo il pareggio ma l’hanno spuntata loro. Loro non hanno avuto grandissime occasioni, non abbiamo affondato il colpo forse perché non siamo ancora al 100% fisicamente. Dobbiamo arrivarci prima possibile ma loro hanno giocatori di qualità, se sbagli ti fanno gol. Lazio da Champions? L’obiettivo è quello, sì.La Juventus oggi ha sofferto, l’importante è cominciare col piede giusto fin da sabato. Il mio inserimento? Mi sono trovato subito benissimo, sono bravi ragazzi e ottimi giocatori, poi sta a te farti trovare subito pronto per una grande squadra come la Lazio».
Francesco Acerbi a Lazio Style Radio:
«Sfortuna? E’ andata male, meritavamo il pareggio soprattutto per la prima mezz’ora. Secondo tempo un po’ brutto, anche un po’ di stanchezza. E’ stato un peccato, ma bisogna lavorare. Fisicamente non siamo ancora al top. Bisogna rivedere gli errori, ma pensare subito alla partita di sabato. Bisogna giocare con tutte prima o poi. Ci sono partite che vanno male e che vanno male, ma bisogna sempre migliorare i propri errori. Si cerca sempre di fare il proprio meglio. C’è rammarico, ma dobbiamo pensare subito a sabato. Ci faremo trovare pronti. Sono entrato in campo pensando al Napoli, sapevo fosse un’opportunità importante. So che devo fare un grande campionato, insieme ai miei compagni che mi hanno messo subito in condizione di giocare. Devo lavorare su me stesso e sui miei obiettivi, cercando di fare del mio meglio. I tifosi mettono sempre emozione. Personalità? Urlo perché sono in partita, non mi viene da dirlo piano le cose. Le dico in modo molto positivo per aiutare i compagni. Lo fanno anche loro con me, ne ho bisogno. Un incitamento, una parola in più ti può tenere sveglio, può salvare un gol. E’ nel mio carattere, nel mio DNA».