Ci sono cose che a questo mondo non si possono cambiare, come i blackout della Lazio recente, o come il mio insistente organizzare la vacanza estiva sempre durante la prima giornata di Serie A.
É così dunque che mi ritrovo io stesso ad essere il fedele seguace laziale all’estero, nientemeno che dalla Svezia questa volta. Poco male, iPad alla mano, abbonamento DAZN sottoscritto con colpevole anticipo quasi ad inizio mese, primo mese gratis praticamente terminato senza mai aver fatto l’accesso, ma nessuno mi toglierà la mia Lazio, nemmeno da qui.
Quasi nessuno. Non avevo fatto i conti con DAZN. Finalmente o sciaguratamente, a seconda dei punti di vista, la Serie A sbarca su internet attraverso la piattaforma del Perform Group, già nota oltre confine a dirla tutta, chè si promette di diventare il primo servizio sportivo di streaming al mondo, il Netflix dello sport per dirla tutta. Obiettivo quanto meno ambizioso, per ora direi fuori portata.
Il live é previsto dalle 20.15 in poi, apro l’app alle 20.00, una Carlsberg ghiacciata in mano, e mi gusto quasi mezz’ora della loro irritante canzoncina prima di vedere finalmente il tanto atteso programma! L’inizio è scoppiettante, Diletta presenta, Shevchenko si cimenta in un imbarazzante italiano, l’onnipresente e barbuto Pardo commenta insieme ad un pessimo Camoranesi: da rivedere il cast, ma ottima diretta, qualità eccellente, e framerate eccezionale.
Poi inizia finalmente la partita. Saró breve, il primo tempo se ne è andato tra immagini più sgranate degli ultimi 15 anni di streaming, alternate ad uno schermo insistentemente nero, con telecronaca di minuti random in sottofondo. Premo il tasto LIVE ma non succede nulla, sono costretto a chiudere e riaprire l’app una volta, due volte, dieci volte, cinquanta volte. Mi accorgo del gol di Immobile solo quando il Napoli aveva appena pareggiato, fortunatamente Banti annulla, ma niente da fare, mi perdo definitivamente il secondo gol Napoletano che avviene mentre Dazn mi ripropone ancora una volta il gol di Immobile e mi costringe a chiudere e riaprire tutto di nuovo e di nuovo e di nuovo.
Il secondo tempo continua sulla stessa frequenza, ma peggio. Scrivo al servizio clienti, mi lamento, mi rispondono che forse é colpa della connessione, in Italia non stiamo messi tanto bene. Tento di spiegargli che sto usando una fibra ottica dalla Svezia, e mi piantano in asso sparendo del tutto.
Servizio clienti se possibile anche peggio del prodotto stesso. In compenso leggere i commenti dei laziali inferociti su Facebook è stato un vero spasso, lo confesso!
Arriviamo alle considerazioni dunque… Avrete chiara la mia sensazione di vaga insoddisfazione per quanto accaduto, ma non è tutto da buttare. Io personalmente reputo il servizio pessimo, ma ottima l’idea di base. In Italia tutti ci lamentiamo di un’arretratezza tecnologica, a volte culturale, sistematicamente infrastrutturale, prendiamo quindi questo come un primo passo, stavolta più lungo della gamba, ma coraggioso e necessario per invertire la rotta.
L’errore non é stato di Dazn, perlomeno non esclusivamente, parlando senza fronzoli l’idea di iniziare a vedere il calcio in diretta tra app e smart tv secondo me è una figata pazzesca, un salto di 10 anni in avanti; il problema è aver dato l’esclusiva a chi questo salto ce lo ha venduto incappando in una più che preventivata figuraccia.
Mi sono chiesto come fosse possibile che un gruppo consolidato com Perform, che offre questo genere di servizi da anni, potesse incappare in questi errori, il loro comunicato a seguire parla chiaro però: Lazio – Napoli è stata la partita più seguita di sempre sulle loro reti. Da sempre. In ogni stato, in ogni epoca. Questo rende più comprensibile e meno indigesta la sfortunata pessima esperienza, avranno tempo per correre ai ripari, e anche se tutti ci lamentiamo in fondo basti ricordare che nessuno fin qui ha ancora pagato nulla: il primo mese è gratis per tutti.
Al diavolo i disservizi e le malelingue, finalmente il futuro è arrivato, dimostriamoci degni di saperlo accettare, nel male e spero presto nel bene!