Fermi tutti perché qui è da ridere, o da piangere, a seconda della prospettiva. Vi ricordate il “nuovo Cavani” alias Brayan Perea? Bene, da tempo immemore la Lazio prova a piazzarlo e mi sembra non abbia fatto nulla per trattenerlo.
O forse mi sbaglio e non ho capito la storia?
Mi sembra inoltre di ricordare che l’ultimo tentativo fu fatto rimanendo in “casa Lotito”, ma dopo pochi giorni di ritiro, anche da Salerno lo avevano rimandato al mittente.
Perché sto parlando di Perea?
Perché mi è capitato di leggere quanto segue…
L’attaccante, chiamiamolo così per dare una definizione, purtroppo ancora biancoceleste, ha rilasciato un’intervista in Patria, parlando della sua esperienza nella Capitale:
«Continuo a lavorare sodo e in solitudine. Voglio lasciare Roma per tornare ai miei livelli. Per fortuna ho la mia famiglia vicino a me che non smette mai di sostenermi. Ho avuto molti problemi con i dirigenti della Lazio, mi hanno ostacolato. Mi sono sempre comportato da professionista e non ho ricevuto la giusta considerazione. Un ritorno in Colombia è possibile, la mia volontà è quella di lasciare i biancocelesti per tornare ad essere giocatore»
Ostacolato? Di grazia, in che modo?
Mi sembra che proprio la dirigenza abbia fatto carte false pur di trovargli una nuova destinazione e che nonostante sia praticamente un “fantasma”, percepisce ancora uno stipendiuccio.
La volontà di Perea coincide perfettamente con quella del club capitolino, vi è solo un piccolo problema non trascurabile: non se lo prende nessuno!
Prima di parlare di “ostacoli”, forse dovrebbe fare un esame di coscienza e prendere la realtà per quella che è, “la verità ti fa male lo so…”