Il sorteggio non è stato benevolo ok, su questo concordiamo, ma prima o poi bisogna affrontarle tutte e forse è meglio prima che poi. L’inizio della stagione biancoceleste? Dopo che si è passati sotto le grinfie delle prime della classe, la strada dovrebbe  essere un pochino più semplice da oggi in poi.

Zero punti e preoccupazioni? In tanti avevano preventivato questa possibilità. La sfida allo Stadium però, ha messo in luce vari aspetti, alcuni sorprendenti e gli altri… Mmmm…

Fortuna Wallace come il “Conte di Montecristo”!
Iniziamo dalla sorpresona inattesa. Alzi la mano chi, avendo letto le formazioni ufficiali, non ha sobbalzato sulla sedia vedendo Wallace titolare. Io lo ammetto, ho avvertito un brivido lungo la schiena : «Wallaceeeeeee? Oh mio Dio!».
Avete presente dunque il celeberrimo “schiaffo morale”?
Ecco, in tanti da sabato sera andiamo in giro con il segno delle 5 dita sulla guancia.
È stato proprio Fortuna a rendere la vita difficile a Cristiano Ronaldo in persona, affermazione strana da leggere, ma sì, proprio quel Cristiano Ronaldo del Real Madrid!
Attenzione, non sto dicendo che è nata una star, sto solo facendo un mea culpa per aver detto più volte che provare ad arginare CR7 con Wallace, sarebbe stato come provare a guarire la gastrointestinale con una fialetta di enterogermina.
Visto mai? Da provare!

Pjanic licenza di uccidere.
Chi è colpevole per il gol di Pjanic? Nessuno! Una fucilata di tale potenza e precisione, ha solo un aggettivo: imparabile. Non la pensate allo stesso modo? Allora non avete visto lo stesso Miralem!

“Anna dei Miracoli”
Strakosha non va bene, Strakosha deve andare via….. Mai capito questo accanimento dell’ultimo periodo contro Tommasino!
L’ “ultimo uomo” in campo che l’anno scorso regalò la vittoria alla Lazio parando il rigore di Paulo Dybala, è lo stesso che ha fatto il miracolo sul tiro di Cristiano Ronaldo!
Il secondo gol subito? Andate a rivedere bene l’arrivo di Mandžukić, portiere ok, ma di certo non è la Dea Kali, di braccia ne ha due!
Le cattiverie che spesso ho letto e continuo a leggere sul web rivolte a questo ragazzo, le trovo esagerate.
Siete un pubblico difficile, ammettetelo!

Ma è il fratello?
L’uomo più chiacchierato del mercato, Sergej Milinkovic-Savic mister 150 milioni, in campo non c’era.
Voi lo avete visto?
«Ma che sei matta a togliere Milinkovic-Savic?».
Questo mi sentirei rispondere se, vedendo il serbo lento, legnoso e totalmente fuori fase, avanzassi l’idea di una sostarella in panca  concedendogli un lasso di tempo breve per riprendersi.
Smettiamola con la soggezione del nome sulla maglia, la titolarità non è dovuta a nessuno, va meritata.
Con il Napoli hai steccato, allo Stadium sei sparito…. Milinkovic deve ritrovare Milinkovic!
Nelle due partite importanti si è eclissato, Lotito intanto ha perso qualche milioncino, ma a “Sergio” perdoniamo tutto e rimaniamo noi fermi in panca ad aspettarlo.
Una sola domanda: ma era il fratello?

La maledizione del numero 10?
Accadde a Felipetto Anderson… La maglia numero 10 con i suoi poteri magici, o almeno così è nell’immaginario collettivo, porta sfiga! Eh sì! In effetti si è sempre trascinata dietro questa occulta diceria.
Le prime uscite con la casacca d’onore vanno sempre per il verso storto.
Insieme a Milinkovic-Savic, altro grande assente era Luis Alberto. Qualche brivido ce lo ha regalato, la “maledizione” dopotutto ha una durata limitata…ne canni 4 al massimo, siamo a 2, forza Luis!!!

Diciamoci la verità: andare a casa delle Zebre ed annientarle non era una cosa troppo facile,  guardando la panchina di Max Allegri ci accorgiamo che praticamente ha un altro squadrone titolare. E così noi ci troviamo a 0.

Vecchie conoscenze e facce nuove, è il momento di fare il famoso “mischione” ed oliare il motore.

La Juventus è una vera corazzata da guerra e non possiamo rimanere delusi o paventare un ottavo, addirittura un dodicesimo posto in classifica,  per aver perso contro di loro.

Prendete il disfattismo e buttatelo nel cestino! Ricordate che il campionato è lunghissimo e nonostante qualcun altro abbia speso cifre ridondanti, non ha fatto meglio di noi. Inter e Milan insegnano!

 

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