La Lazio si prepara per la sfida contro l’Empoli in terra toscana, ma non aspettatevi troppi scossoni perché Simone Inzaghi ripeterà il mantra: modulo collaudato non si cambia.

Rimarrà assoluta la difesa a 3, Acerbi e Radu accompagnati da chi? Da uno tra Wallace e Bastos che sono in ballottaggio per una maglia titolare.
E se non sarà Fortuna, dillo alla luna!
Due persone differenti ed un unico stesso difetto,  l’altalena in moto perpetuo che oscilla tra una buona prestazione ed una puntellata da errori sanguinosi.

A centrocampo Parolo e Milinkovic-Savic si muoveranno guidati dalla sapiente regia di Lucas Leiva.

Sulle corsie esterne…esterne… Lulic il sempreverde e Marusic.
Ora, non vorrei sembrare accanita contro Adam, ma che deve fare un giocatore per restarsene in panchina?
Ok, non sono un allenatore, ma contro il Frosinone abbiamo visto tutti o sbaglio?
Che poi, con tutto il rispetto, non è che fosse difficile da contenere come il Real Madrid.
Il tecnico piacentino  ha fatto la sua scelta e guai a chi la discute, parlando di Marusic però, non vale il “diamo tempo al tempo” perché ha avuto già una stagione intera.
E ne fa le spese Patric che, almeno secondo me, peggio non potrebbe fare. Ancora non è andato giù il rigore procurato alla Juventus l’anno scorso?

Nel settore avanzato del campo troveremo Alberto ed Immobile, nulla di fatto ancora per Correa.

Si sono rivisti i Nazionali, ovvero Badelj e Pedro Neto, sì perché Pedro Neto gioca fuori dai confini italiani.

Valon Berisha lavora “in differenziato”, nessuna chance per domenica, ma spera nella convocazione in Europa League giovedì sera.

E mentre tutto scorre, solo una cosa non cambia: “Inzaghi’s Mantra”.

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