Ti chiami Fortuna? Beh, dovrebbe essere almeno un buon segno e forse lo è, ma non sul campo.

Parliamoci chiaro, nella vita è più che fortunato: fa il calciatore in Serie A ed il mondo pullula di piedi buoni sparsi qui e lì. Piedi buoni che non hanno lo stesso procuratore.

Bastardognola? Naaaaaaa, maledettamente sincera.

E pensare che appena arrivato sembrava un buon acquisto, ma si sa, la Lazio non è mai stata troppo fortunata in materia di difensori. Vi ricordate Novaretti? Prima di perderci nei meandri oscuri della retroguardia, continuiamo a parlare di Wallace.

La sua esperienza capitolina la si può riassumere con due parole: picco/abisso .
Picchi assolutamente sporadici e menzogneri, abissi che più tetri non si può nemmeno immaginare.

Quando fa qualcosa di buono, ecco che un minuto dopo ti ricorda che è pur sempre Wallace.

Nella partita contro la Fiorentina, il difensore ha rubato i riflettori alla vittoria stessa.

Peggiore in campo, palpitazioni tra spalti e tifosi in poltrona, la faccia di Strakosha invecchiato di 12 anni…A proposito, ma era Proto?

Ciro che urla cose verso Inzaghi indicando il nefasto accadimento.

Insomma la domenica di Wallace è stata pesante e non è finita al triplice fischio.

Social e web DOCET.
Angoli dove i tifosi possono confrontarsi, sfogarsi ed in questo specifico caso, buttare fuori veleno facendo una gara a chi è il più st****o.
Ai limiti del cyberbullismo a volte, diciamola tutta.
Come accadde con Caicedo, perché finché si parla di calcio va bene, ma invettive personali costellate da auguri di un qualsivoglia infortunio o malasorte, fanno del web solamente una vetrina che manifesta l”ignoranza becera.

Non elogiate il giocatore, ma rispettate la persona che c’è sotto la casacca.
E con questo ho lanciato il mio appello socialmente utile.

“E se non sarà Fortuna, dillo alla luna…la voglio in faccia la verità..”  cantatina ripassando la greatest hits di Vasco Rossi.
Che cosa avranno detto mai i supporters laziali per far sì che la pratica “Fortuna dillo alla luna”, nonostante siano passati giorni, è così incandescente da tenere ancora banco?

C’è stato un post che, a me personalmente, ha fatto morire dalle risate:

“La Roma ha vinto il derby anche se non ha schierato il suo uomo migliore in campo: Wallace”.

Cosa mi dici mai? Avete capito il genere di sottili, e meno sottili, frecciatine che invadono i social?
Con la pausa per le Nazionali, di che parliamo? Pure noi dovremmo dire qualcosa! Tranquilli, esiste Wallace!

Il tifoso è critico per natura, questo si sa, ma spesso le critiche diventano vere e proprie battute al vetriolo.
Come si poteva digerire però l’errore “criminale” commesso da Fortuna?

Inzaghi perché lo fai giocare?
Eh beh, la domanda sorge spontanea, la risposta invece è latitante.
Direte: “Se non c’è lui c’è Bastos”..
E non è che il fatto ci rincuori più di tanto.
Io rilancio però col Luiz Felipe Ramos. Stiamo un pochino meglio?
Quindi, una risposta si può dare all’amletico quesito: Wallace giocava perché Luiz era infortunato.

Il futuro di Wallace?
Neanche Jorge Mendes, procuratore che tutto può, nulla ha potuto in estate nonostante il suo assistito fosse sul mercato.

I dubbi…
Qualcuno, anzi, in molti chiedono sul web: ma è un giocatore da Serie A? Sì, è un giocatore che per grazia ricevuta, come moltissimi altri di cui non faccio nomi, è stato assunto da un club di Serie A. Adesso venitemi a dire che non è Fortuna di nome e di fatto!

Dopo questo sproloquio però, sembra che il nostro Wallace abbia fatto solo cose nefaste ed invece no. Ha arginato Cristiano Ronaldo. Stop. Fatevelo bastare.

Qualcuno disse un giorno che la vita è totale confusione, la realtà non va negata, ci si deve vivere: Fortuna è un calciatore della Lazio come tutti gli altri. Può non piacere e non piacere, ma coprirlo di fischi è meschino. Ricordatevi che la colpa non è dei limiti tecnici del giocatore, ma di chi ha deciso di scommettere su di lui, “promessa futura”, ed oggi è forse consapevole che la scommessa è persa.

 

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