La S.S. Lazio espugna lo stadio Tardini di Parma nella 9^ giornata di campionato battendo con un secco 2-0 i crociati, le marcature nella ripresa di Immobile su rigore, e Correa.

Bella la cornice di pubblico biancoceleste al seguito nella città emiliana, oltre 4.000 unità, assiepati e compatti, colorano e riempiono di cori lo stadio, uno spettacolo per tutto il movimento calcistico.
Inzaghi ritrova Luis Alberto e gli consegna una maglia da titolare preferendolo a Correa e Caicedo, Patric vince il ballottaggio con Marusic, modulo di gioco 3/5/1/1.

Partita che parte con la flemma di una gara di fine stagione, le compagini si affrontano in maniera pigra e svogliata, la Lazio ha il pallino del gioco in mano ma non produce una mole di azioni pericolose considerevoli nonostante il possesso di palla smodato.

Lulic sembra quello che potrebbe dare qualche strappo di più, ed infatti una sua sgroppata sulla destra rompe la monotonia della gara, Senad s’invola con un cost to cost arrivando al tiro dai venti metri ma la palla scivola pericolosamente fuori alla sinistra di Sepe.

L’unico sussulto che provoca il Parma è un contropiede di Inglese che però il giocatore gialloblu’ chiuso da Acerbi e Luiz Felipe è costretto a sprecare tirando fuori, c’è da dire che Di Gaudio era libero sulla sinistra ma per fortuna non è stato servito.

Le aquile tornano a macinare gioco e a non farla mai “strusciare” al Parma, Acerbi con un lancio lungo innesca Patric che era scattato egregiamente sulla destra con i giusti tempi d’inserimento, piattone di destro al volo che però trova sulla sua strada uno straordinario Sepe che compie un vero prodigio e per il momento salva ancora il Parma dalla capitolazione.

Il primo tempo scorre via con un Luis Alberto in forte difficoltà e la manovra d’attacco ne risente, Le emozioni sono state poche e la prima frazione di gioco termina con il risultato di 0-0.

La ripresa inizia con la Lazio che mette in campo un altro atteggiamento ed un passo molto più convinto: subito MIlinkovic serve in area Immobile che da una delle sue mattonelle preferite spedisce la palla fuori con il sinistro, roba da non crederci.

Inzaghi decide di dare una sferzata definitiva alla gara ed opera un doppio cambio; fuori gli ammoniti Leiva e Luis Alberto, dentro Berisha e Correa.

El “Tucu” entra subito in gara con la testa e con le gambe, all’interno dell’area di rigore crea scompiglio saltando due calciatori, praticamente inventandosi dei movimenti di magia da fermo, facendo sparire e ricomparire la palla come il più consumato degli illusionisti.

I capitolini con i cambi hanno una marcia in più, l’argento vivo di Berisha rende il centrocampo dinamico, molto coperto e pronto ad innescare le ripartenze, una manna per il gioco della Lazio.

Al minuto numero 81 i biancocelesti orchestrano una buona trama di gioco, Immobile lancia Correa sulla sinistra, l’argentino salta Ciciretti e la mette al centro per Patric, lo spagnolo la liscia e di Gaudio sembra in anticipo, ma da dietro arriva l’indemoniato Berisha che lo anticipa, il difensore del Parma lo atterra brutalmente in area di rigore, l’arbitro Fabbri indica con decisione il dischetto, è calcio di rigore. Immobile s’incarica di battere il penalty, Ciro contro Sepe, parte il capocannoniere del campionato e butta giù la porta con una cannonata che condanna il portiere del Parma a raccogliere la palla in rete, vantaggio delle aquile.
La Lazio gode di una supremazia tecnico tattica schiacciante in ogni zona di campo, Strakosha resta inoperoso e spettatore non pagante della gara, il Parma generosamente si butta in avanti scoprendosi e prestando il fianco alle micidiali folate della Lazio in contropiede, Immobile potrebbe chiudere la gara servito da Correa ma Sepe gli prende un diagonale molto difficile da parare.

Si aspetta solo il fischio dell’arbitro, ma questo giungerà solo al 93^ e solo dopo il gol capolavoro di Correa; tutto ha inizio da un’azione di ripartenza orchestrata da Milonkovic, si parte in superiorità numerica, palla ad Immobile che serve sul taglio Correa, el “Tucu” con il sinistro indovina l’angolo più remoto della porta difesa da Sepe, ed è 2-0 per la Lazio e la fine della gara.

Una Lazio compatta e mai a rischio della manovra degli avversari, Inzaghi con i cambi svolta il risultato, Berisha mi sembra destinato a diventare il nuovo Nedved, e starò zitto se qualcuno dissentirà per questa mia affermazione, come feci quando paragonai Ciro a Beppe, Correa un fuoriclasse pronto ad abbellire una tavola già imbandita.

Lunedi 29 ottobre giocheremo contro l’Inter, contro una big, contro la squadra che ci ha rubato la champions all’ultima giornata di campionato la scorsa stagione, volete altre motivazioni per venire allo stadio?

FORZA LAZIO SEMPRE, SOLI CONTRO TUTTI

PAURA MAI, AVANTI LAZIO !!!

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