In principio una scelta e per il tecnico piacentino si chiamava Alessandro Murgia. Poi il crollo delle gerarchie, Caicedo preferito a Luis Alberto, cose impensabili fino a poco tempo fa e fu caos.

Caos che ha visto, per una disgraziata coincidenza infortunosa, ripescare dai meandri oscuri della panchina Danilo Cataldi, l’agnello sacrificale caduto nella girandola dei prestiti.

Il centrocampista di Ottavia era stato insignito di essere il “capitan futuro”, poi quella stessa nomea fu tolta a lui e la fascia “un giorno toccherà a te” , fu prestata a Murgia,  ora finito nelle segrete stanze della panca.
Ma sarà che “capitan futuro” è un anatema?

Torniamo a Danilo Cataldi, alla moda che sta per tornare in auge in quel di Formello: da fantasma a “speranzoso”.

Leiva non c’è, Badelj non c’è… Allora che si fa?
Qualcuno direbbe “metti Parolo regista e aggiungi un difensore”, ma Simone Inzaghi pare abbia un’altra idea.

Contro la Spal infatti, potrebbe optare per Danilo dal primo minuto, un’occasione ghiotta che non capita spesso quando davanti hai mostri sacri come il brasiliano e l’ex Fiorentina.

Buttato nella mischia lunedì quando, tra pareri contrastanti, ha fatto la sua apparizione dopo il cameo a Marsiglia, il classe ’94 potrebbe giocare a fare il playmaker.
Dopotutto non è più un giovane con belle speranze in tasca e se la Lazio chiama, anche lui deve rispondere senza tante “coccole” o giustificazioni a prescindere.

Genoa e Benevento sono state esperienze fallimentari, tant’è che dalla Lanterna lo rispedirono al mittente senza troppi convenevoli, ma durante il ritiro ad Auronzo, colui considerato l’ultima scelta, pare abbia convinto Inzaghi a degnarlo di uno sguardo.
Il tecnico piacentino ha notato piccoli passi in avanti ed in mancanza di alternative, la titolarità potrebbe essere sua.

Vi piace Cataldi? Tra lui e Murgia io ho sempre preferito Alessandro,  almeno visivamente parlando stava più sul pezzo.
Danilo non l’ho mai capito realmente e lunedì sera pensavo :
“ma chi è il 32?”
La risposta arrivava dopo un quarto d’ora:
“Ah, Cataldi cross lento”.

Eh sì, sono cattivella, ma ieri era Halloween e non mi sono ancora tolta di dosso il vestito da strega!

Ma un’altra domanda a monte: e Berisha?
Ahinoi, Berisha sente ancora il fastidio al polpaccio! E qui ci vorrebbe una faccina disperata, credetemi, come la mia in questo momento.
Non solo ho perso Leiva, ma anche Badeljissimo me e Valon è mezzo acciaccato.
Dopo un pò che la sorte ci tira le sfighe però si chiama “bullismo”, non più “casualità”.

 

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