«Mi alleno sempre bene per essere a disposizione dell’allenatore. Certo, spero di trovare più spazio».

Un messaggio tra le righe per Simone Inzaghi? Questa la coda della dichiarazione post Milan di Joaquin Correa.

El Tucu ha vissuto l’ebbrezza di assaporare una gara dal primo minuto solamente una volta da quando è entrato a far parte della grande famiglia Lazio.
Arrivato per nulla in punta di piedi, anzi, intorno all’acquisto ci furono le fanfare come da tempo non si sentivano più nei pressi della sponda biancoceleste del Tevere.

Scrollare via il ricordo di Felipetto Anderson senza farlo rimpiangere, questo era il compito della seconda spesa più cara sul mercato dell’era Lotito.

“Ricordati di me questa sera che non hai da fare”….
I numeri parlano chiaro ancora una volta, 546 minuti di gioco, 4 reti segnate, è lui al momento ad aver la migliore media gol-minuti: 136.

E Ciro Immobile? Il centravanti di Torre Annunziata si posiziona al secondo posto con la media di 156′.

Correa segna, ha salvato la Lazio da una potenziale figuraccia contro il Milan entrando a gara in corso e risollevando le sorti del match.
Chissà, se avesse avuto più tempo a disposizione, forse ora si parlerebbe di un epilogo più lieto.

Si può dire che ha surclassato Alberto?
Diciamo che in questo momento è più utile alla causa e quando viene scaraventato in campo fa la differenza.

E qui vi è il solito dilemma: “spaccapartite” è un complimento o una limitazione?

Ha fatto esplodere l’Olimpico rassegnato all’ennesima sconfitta con una “big”, cosa che avrebbe fatto girare gli zebedei ancora di più visto che la “big” era solo a metà.

Joaquin Correa ha risparmiato qualche critica in più a Simone Inzaghi con un gol al 94′, una beffa confezionata appositamente per Donnarumma.

La Lazio vive ancora di un quarto posto grazie ad un “Tucu di class”.

Correa è pirotecnico ed esalta il popolo laziale.

Dribbling in tasca, velocità, tecnica e se potesse fermarsi a ragionare tre secondi in campo, allora riuscirebbe a farne 4 per partita.
Colpa dell’inesperienza e della velocità stessa, ma alzerà il tiro, serve solo tempo per continuare una crescita che non può essere frammentata.

Possiamo affermare che al momento è uno dei giocatori più in forma, lo dice la media  gol-minuti e media gol-minuti non mente  mai!

Come racconta  La Gazzetta dello Sport, l’argentino adesso ha un solo obiettivo e cioè quello di scrollarsi di dosso le vesti da “spaccapartite” ritagliandosi più spazio possibile.

Una maglia titolare subito, bisogna prima però convincere  il mister che indugia.
Il potenziale ce l’ha, la grinta l’ha dimostrata, è sempre il cambio giusto, quello bello…ma ogni tanto potrebbe essere più che un “cambio”

Inzaghi ricordati di Correa!

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