Presi a prezzo basso, questo conferma una teoria e cioè meglio comprare poco, ma buono.  Dal discount al campo, un mercato che si muove sempre tra scommesse a lungo termine e giacenze di magazzino delle altre società.

Salvando Badelj, Berisha e Correa, gli ultimi due li salviamo perché una serata no capita a tutti, le riserve biancocelesti non sono per nulla paragonabili ai titolari ed il gap continua a farsi sentire troppo.

Qualche piccola garanzia è stata regalata a Simone Inzaghi, ma non oltre. Questo mio discorso si è rivelato veritiero contro L’Apollon Limassol quando in campo è scesa l’inconsistenza.
La sessione estiva di calciomercato è stata ancora una volta piena di lacune, nonostante fosse stata mirata a puntellare la rosa qui e lì.

Manca il vice Immobile perché Caicedo può essere una buonissima spalla, ma non un “sostituto”. Felipao funziona in coppia, abbinato al centravanti e non è una critica, è  semplicemente la sua caratteristica. Non a caso nell’ex club di appartenenza il bottino reti piangeva.
Seconda punta, non unica punta.

Se vuoi continuare con un modulo inadatto al momento, allora che si muova la dirigenza sul mercato rendendo possibile ed attuabile questo scacchiere tattico.

Si fa di necessità virtù, non si tocca il modulo,si cambiano gli interpreti. Si fa di necessità virtù, ma lo si fa con ciò che si ha a disposizione per quanto mediocre sia.

Chi corre dietro a due lepri rimane a mani vuote, DI NECESSITÀ VIRTÙ, ma una corsetta sul mercato di gennaio non farebbe male!

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