“Uomo Lazio” ancor prima di tutti gli altri: Angelo Peruzzi. Carattere burbero ma onesto, aveva rinnovato il contratto che lo lega alla dirigenza con alcune condizioni.
Un anno alla volta, vedere prima di comprare a scatola chiusa, in primo piano il raggiungimento degli obiettivi e tra questi, ovviamente, la zona Champions League.
La squadra delude, la squadra pareggia con il Chievo ed in tanti si sono chiesti se l’ex portierone biancoceleste fosse insofferente a Formello.
Un compito delicato, “angelo custode” nei rapporti tra calciatori e società, molte volte il suo contributo è stato fondamentale. Ad esempio con Balde Keita e l’assenteismo dal ritiro, stemperando i toni del senegalese che sui social si abbandonava a dichiarazioni al vetriolo.
Peruzzi è l’uomo grosso che non fa la voce grossa, perché i proclama sono lontani dal suo carattere riservato e spesso schivo.
È proprio lui a conoscere meglio di tutti le dinamiche dello spogliatoio.
La dirigenza lo ha sempre ascoltato e rispettato il suo parere, mai nulla ha inclinato il buon rapporto reciproco. Solo in estate Angelone storse il naso.
Motivo? L’arruolamento di Silvio Proto e si sa, un ex portiere di “porte” ne capisce.
Per la prima volta da quando entrò a far parte della società, non fu interpellato e meglio sarebbe stato visto che chiamava : “Siriguuuuu”.
Eh già, perché Angelone aveva messo proprio Sirigu nel mirino.
Problemi? Naaaa, acqua passata che scorre sotto i ponti.
Una decisione che lo ha lasciato nell’ombra come fosse rimarcare i ruoli, alcune intromissioni da parte di qualche giocatore, ma nulla ha mai davvero limitato il suo raggio d’azione.
È stato lui a dover comunicare il “ritiro coatto”, ma il clima che si respira intorno a Formello giova ancora a Peruzzi.
La parola data per l’ex portiere laziale è imprescindibile e la rispetterà anche se in questo momento le cose non sono facili per la squadra.
Intanto spuntavano nomi sul suo successore, tra cui Stefano Mauri, ma Angelone si limitava ad ascoltare senza proferir parola fin quando le “chiacchiere” sono sfuggite di mano.
De Martino ha smentito qualsivoglia crisi o aria di pentimenti:
“Peruzzi lavora con grande impegno, da quando è arrivato siamo cresciuti tutti. Si sente a casa sua, ha sposato questo progetto e ce lo ribadisce ogni giorno”.
Ma se non ci credete ancora, ad un certo punto è arrivata la famosa goccia cinse ed ecco finalmente le poche parole di Peruzzi in persona, che nega in modo categorico le voci uscite fuori su un suo possibile addio.
“Non ho mai neanche solo pensato di lasciare la Lazio”.
Quale addio? Quando la smetteranno di mettere zizzania? Non facciamo le vittime della stampa, non sempre almeno perché spesso lo siamo di quella biancoceleste.
Perché sarà vero, l’ex portiere vuole un progetto ed il raggiungimento degli obiettivi, ma la sua parola è sacra ed il contratto sarà onorato fino all’ultimo giorno.