«Il primo gol me lo ricorderò per sempre, ma erano importanti i tre punti. Commozione dopo la mia rete? Era per Beatrice, la mia fidanzata che è in dolce attesa, a cui ho dedicato il gol. Era per lei e per Diego, il nome che ho scelto per mio figlio»
Questo il racconto del primo gol di Luiz Felipe Ramos, un ragazzo che troppo spesso è stato messo nell’ombra. Eh sì, perché il percorso degli “astri nascenti” non è mai fatto di sole luci, ma accompagnato anche da momenti di buio. E se ti preferiscono Wallace….
Il racconto di un difensore “particolare” che in una sola partita riesce a tirare fuori due anime che convivono nello stesso involucro di calciatore: i 20 minuti da p***a ed i 20 da fenomeno.
“Canto di Natale” è il romanzo breve di Charles Dickens usato in tutte le salse, quello dei 3 fantasmi e tra passato, presente e futuro, vi racconto la favola natalizia di Ramos da Formello.
Un passato molto poco blasonato, un presente fatto di punti interrogativi, un futuro da titolare inamovibile, o almeno lo spero. Non sarà un top player lo so, ma le alternative sono…va beh, rimaniamo buoni ancora un pochino e non ricordiamo le alternative.
Un presente che diventa passato appena, ma che porta con sé una lieta novella; Luiz Felipe si è svegliato! Di lui si parlò molto lo scorso anno, qualcuno lo aveva insignito del regale titolo di “post De Vrij”, responsabilità che fa paura ad uno che di Serie A ne ha masticata davvero poca.
L’arrivo di Acerbi acciaio inossidabile però, rimise in discussione le gerarchie e se Bastos/Wallace erano sul mercato, Lotito non aveva calcolato la mancanza di mercato intorno ai due. Che fare? Li hai in panca usali!
L’inizio stagionale di Luiz allora non fu Felipe per niente e dall’alto della catena alimentare biancoceleste, finì addirittura dietro al criticato Wallace.
Di mezzo ci si mise il Cagliari.
Una prestazione tutta luci, ombre, incazzatura e chissà se proprio quest’ultima sia stata a valergli almeno il “dai riproviamoci”.
Mai Simone Inzaghi ha fatto scelta migliore!
Luiz ripaga la fiducia concessa e non solo in difesa.
Segna il primo suo gol con la nostra maglia, serve addirittura l’assist per Lulic e riesce ad uscire dalle pressioni, pressioni che spesso vogliono il fritto ancor prima di mettere la pentola sul fuoco.
A Lui’ sei stato esagerato!
Troppo presto per dire che al Renato Dall’Ara abbiamo scoperto un nuovo Ramos e troppo presto per urlare al simil Ramos più galactico del Real Madrid.
Non perdiamo la testa e non cadiamo nell’errore di pressare il brasiliano. Lo abbiamo visto di certo più utile sulla corsia rispetto a Marusic, ahi, ci ricasco, ma Natale è passato una cattiveria possiamo mandarla in cavalleria.
Non perdiamo la testa, ma possiamo dire che Luiz Felipe ha alzato la sua prendendosi una piccola rivincita sulle critiche mosse contro di lui.
“Il titolare devo essere io”, sembra voler gridare.
E tempo per crescere lo ha, come lo ha la Lazio per capire che “Acerbi bis” lo ha già in casa propria.
Ci vuole tempo e tutti diamo tempo al tempo.
Wallace mi perdonerà…..