Esistono due Lazio; in una c’è Lucas Leiva, nell’altra non c’è Lucas Leiva. Siamo chiari, in mezzo a tutto il casino successo in Serie A, tra le sfuriate di Allegri, Duncan, ululati razzisti dei tifosi interisti, i biancocelesti di Simone Inzaghi non hanno vinto la Champions League, si sono semplicemente limitati a fare il loro sporco lavoro.

Nessuno parla di scudetto, ma semplicemente di agguantare in quarto posto in classifica e tenerselo stretto.

La Lazio non è il Barcellona e non lo sarà mai, la Lazio fa il suo sporco lavoro, ma per uscire dalla crisi, è bastato semplicemente un ritorno: quello di Lucas Leiva.
Lì in mezzo c’era confusione, la difesa a 3 faceva acqua, il brasiliano atipico ha messo un pò di ordine.
In fondo in fondo, non solamente la retroguardia biancoceleste, ma siamo tutti dipendenti da Lucas. Sì, lo ammetto, io per prima.

Biondino, occhi azzurri, sguardo bonario, ma non fidatevi perché  sa puntare il menisco di un avversario come nessun altro.
Era facile immaginare che sarebbe stato un grande “benefattore” per la Lazio, era facile immaginarlo ancora prima di vederlo giocare e questo lo si poteva capire dalle lacrime dei tifosi del Liverpool.

Leiva è il “risolutore”, è quello che nei telefilm americani sa risolvere tutti i casi in appena due giorni.
Torna e la Lazio si fa grossa.
Con le “piccole” forse è vero, ma senza di lui non era poi così grande nemmeno con le piccole, o sbaglio?
Lo ammetto, ho gli occhi a cuoricino perché il suo essere grezzo e spietato, mi inonda di gioia come una Vuitton in saldo.
E mica robetta eh!

La voce grossa con le piccole, la Lazio non l’aveva fatta contro Chievo, Sassuolo e mezzo Milan, perciò se tre indizi fanno una prova, possiamo dirlo senza esagerazioni: siamo tutti Leiva-dipendenti.

Torino è un’altra storia, una storia che dovrebbe essere rimandata ai “se” ed i “ma”, di un rigore concesso alla compagine granata che ancora sembra troppo “dubbio”.

Ma lasciamo stare, parliamo di Leiva.

È lui che mette una pezza ovunque, è lui l’insostituibile, il guru del lavoro sporco in mezzo al campo e lo fa mettendo ordine.

I’M LUCAS LEIVA, what else?

 

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