Ogni acquisto è possibile, basta che si fa! La finestra invernale di calciomercato per la Lazio si può riassumere con “mai ‘na gioia”. Carenza di soddisfazioni e di calciatori.
Diciamo che la parola “mercato di riparazione” e “Lazio”, non potrebbero nemmeno coesistere nella stessa frase. Riparazione poca.
In mente ho tanti nomi, tanti esempi che dimostrano perché gennaio non è il mese dei buoni acquisti in casa biancoceleste, ma per rendere l’idea, faccio un nome su tutti: Milan Bisevac.
E se i difensori sono spesso noti come “nemici del menisco avversario”, lui arrivò a Formello con tanto di stampelle incorporate.
Nel 2016 si cercò di tamponare la lunga assenza di Stefan De Vrij: Epic fail!
Ma Bisevac sbarcò a Roma perché innamorato di un’infermiera che lavorava nella clinica romana di Paideia?
Il sospetto non mi abbandona ancor oggi.
Ma lasciamo da parte il passato e pensiamo al futuro.
L’uomo del monte disse: “sarà un mercato di cessioni, prima pensiamo a sfoltire”. Tare’s rules.
E con la speranza di vedere anche qualche arrivo, pensiamo ai partenti.
Chi è sulla porta…
In primis Alessandro Rossi che non fu girato in prestito al Lucerna in estate, chissà, forse il freddo ha portato consigli a Lotito e dopo averlo tenuto ha deciso di prestarlo.
Stretto nella morsa delle gerarchie che vede Immobile, Caicedo, Correa, per il povero Alessandro lo spazio si è ridotto al minimo.
Si mormora in giro che sarà ceduto con prestito secco al Pescara per sei mesi.
Altro giovane senza troppe prospettive causa sovraffollamento di reparto, Alessandro Murgia. E pensare che Inzaghi aveva fatto la “scelta di Sophie” ed aveva sacrificato Cataldi per tenerselo.
Non c’è ancora nulla di certo, ma pare che il procuratore stia lavorando per trovare ad Ale una nuova opportunità.
Era nell’aria: andata e ritorno nel giro di 12 mesi. Questo il destino amaro di Martin Caceres in biancoceleste. Vista la situazione a destra potrebbe…..eh no, perché il mister pare proprio non vederlo!
Niente paura però, almeno intorno a lui c’è movimento, unico neo l’ingaggio percepito dal calciatore e considerato troppo esoso per le pretendenti.
Tare ha dichiarato di voler pensare solamente alle uscite, ma attenzione, teniamo vive le speranze perché si accenna anche alle “entrate”. O meglio, la parola distrattamente è stata pronunciata.
Torna Bisevac? No, Bisevac se n’è andato e non ritorna più.
Quando il parametro zero….
Bobby Adekanye, un nome che ultimamente rimbalza tra radio e testate calcistiche e che forse impareremo a conoscere meglio, non adesso però.
Una leggenda metropolitana racconta che il duo atomico Tare/Lotito abbiano iniziato a trattare da novembre per chiudere l’affare a gennaio, per poi riceverlo a parametro zero a giugno. Uhhhhh….quanti giri. Giri ormai noti in casa biancoceleste, perché al parametro zero non si resiste.
Adekanye compirà 20 anni a febbraio, cresciuto nel vivaio dell’Ajax, nel 2011 il Barcellona, che verrà in seguito sanzionato per attività illecite sul mercato, lo acquista e per necessità lo gira in prestito al PSV. Al rientro in Spagna in scadenza di contratto, il giovane Bobby decide di andar via direzione Liverpool. Siamo nel 2015 e da lì in poi il ragazzo è rimasto proprio con i Reds. Il suo contratto con la squadra di Klopp finisce a giugno, ma già da gennaio potrebbe firmare un pre accordo con la Lazio.
In che ruolo gioca? Dimenticavo: ala destra.
E Wesley? Wesley è come Ylmaz, o Papu Gomez, lo tirano fuori per riempire una conversazione.
Ci serve la fasciaaaa…
Qualcuno avrà capito che ci serve la fascia destra e che Marusic proprio non va bene?
Sembrerebbe di no perché alla rognosa questione non è mai stato posto rimedio alcuno.
Di nomi ne sbucano fuori a bizzeffe, da Darmian a Zappacosta.
Una cosa però ci terrei a dirla, tra le tante “pseudo trattative”, perché solo di voci si tratta e non di trattative, 20 milioni per Lazzari…rinuncio e vado avanti!
Non mi preoccuperei però più di tanto di manovre in entrata, nemmeno di decretare se Darmian sia migliore rispetto a Davide Zappacosta, le voci se le porta il vento.
Mi limito a mantenere un pochino di ottimismo, ma è ad uso personale, aspettando cosa ci porterà gennaio, soprattutto “se” ci porterà qualcosa gennaio.
A buon intenditor……
Lotito affetto da cherofobia? Ovvero la paura della felicità? La miglior terapia è lo shopping, allora mano al portafogli perché dal quarto posto vogliamo salutare, magari con il dito medio spianato rivolto in direzione delle avversarie!