Per parecchi giorni tutti abbiamo avuto un tarlo che ci divorava il cervello: lasciar perdere l’impresa contro il Sevilla per concentrarci sulla più abbordabile Coppa Italia, o giocarsela come fosse l’ultima partita a cui avremmo assistito nella vita.

La risposta è arrivata dal campo e dopo 60 minuti, gli equilibri sono stati spostati neanche ci fosse Bonucci.

Sprecare, inseguire un gol e poi sistematicamente buttarlo nel water perché, tirare dritto in porta è pura utopia. Arriva in dono la fortuna che fa sbattere fuori Vasquez, ok, siamo in superiorità numerica…. Sì lo siamo….. Ma…. Ecco il solito Marusic che, per prendersi due minuti di telecamera, commette un fallo tanto stupido quanto evitabile.

Aperta la parentesi Marusic e che fai? Non parli dei TOP e FLop?

FLOP ED OLTRE

Adam perché sei tu Adam? Definire il motivo che ha portato al rosso con uno “stupido momento di sana follia”, è riduttivo. Dire che non giocherebbe nemmeno in Lega Pro è cattiveria? Beh, sapete che c’è? Di bastardaggine oggi ne ho da vendere!

Patric e tremiamo. Se pensate che sia solo da rivedere il suo appeal difensivo, beh, siete troppo generosi. Si permette anche di battibeccare quando Inzaghi lo richiama in panchina per favorire l’entrata del Tucu. A’ Patric, ma niente niente ti credi Maradona? Sbagli in copertura, tragedie quando corre disconnesso in avanti, se in panchina ci fosse stato Mihajlovic/Simeone i tunnel se li sarebbe fatti a pedate nel posteriore.

Flop le scelte di Inzaghi. Siamo un po’ stanchi delle etichette di “spaccapartite”. Non si può sempre aspettare il momento in cui si annaspa. La titolarità di Marusic a sfavore di Romulo, qualcuno me la dovrà spiegare. Non è presunzione perché, per capire che il montenegrino è peggio di Romulo o anche di Neto in campionato, non serve il patentino di allenatore a Coverciano. Qualcuno chiami la redazione di Superquark e rompa il settimo sigillo; “oggi scopriremo finalmente perché Inzaghi fa giocare Adam pur avendo una valida alternativa”.

TOP

Saranno gli occhi dell’ammmoreee, ma uno dei rari top in campo, è senz’altro Milan Badelj. La traversa di Genoa che gli ha negato un posto nella cineteca del gol, gli è rimasta sotto pelle e ci riprova. Lega la squadra, cerca di mettere ordine tra le maglie biancocelesti ma un Milan da solo non può creare il miracolo.

Devo fare ammenda perché spesso sono prevenuta, fissata con memorie antiche di antipatie. Uno dei migliori? Sorprende anche me dirlo: Danilo Cataldi. Non è un top player, non è un giocatore da portare in Europa League, ha limiti evidentissimi, ma ieri non ha perso la testa, anzi, l’ha tenuta alta. Se dovessi dare un voto in pagella, darei un bel 7.

E poi ci sarebbe da aprire un dibattito su Milinkovic sì, Milinkovic no, Ciro che mira alle stelle e non in porta, gli sprechi soliti, le distrazioni, cosa ci manca e cosa abbiamo.Ma credo che ogni discorso sarà da rimandare perché i conti si fanno alla fine.

Il dubbio amletico: prendere o lasciare. Si è scelto di buttare via l’Europa League, scelta costretta non certo voluta. L’avversaria era tosta, è la candidata a reginetta del torneo, raccontiamocela così.

Rimane solo la triste consapevolezza che non sappiamo fare la voce grossa, che non siamo una squadra da grande impresa. Così è se vi pare!

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