La Lazio crolla a Siviglia, un epilogo che sembrava quasi scontato e lo era leggendo la formazione che Inzaghi aveva schierato, per lo più costretto dalla sfiga e dalle defezioni difensive. Abbandonare un torneo è sempre deprimente, credere nell’impresa e vederla sfumare lo è ancor di più, soprattutto se per qualche momento era arrivato il segnale che, forse forse, la missione non era poi così “impossible”.
E fin qui c’è la rabbia, ma quello che davvero ha fatto stizzire tutti, è stato l’atteggiamento di Patric. Ora, non voglio essere troppo offensiva dicendo questo, ma il biondino dovrebbe accendere un cero al giorno per la fortuna che gli è stata concessa di giocare addirittura in Europa League.
Noi tifosi siamo abituati a fare la voce grossa e poi mandare il cavalleria gli errori grossolani, una distrazione, un gol di troppo incassato, ma siamo giustamente permalosi davanti ad alcuni comportamenti. Che si vinca o che si perda, una cosa conta sopra tutte le altre: rispettare la nostra maglia nell’educazione e nell’umiltà.
Gabarrón il “chierichetto”, tante volte è stato coccolato dalla tifoseria, “perché non lo fa giocare, ha più verve di Marusic…” e quando lo avevamo visto tagliato fuori dalla lista UEFA, in tanti c’eravamo riversati su Instagram per consolarlo.
Un biondino piccolino, acqua e sapone, faccia da bravo ragazzo. Il tempo però è rivelatore e qualcosa improvvisamente è cambiato al punto di trasformare il “ragazzino”, emerge così il lato oscuro della luna: un caratteraccio per nulla umile di chi pretende un posto che forse nemmeno meriterebbe.
Ha mandato a quel paese l’intero stadio tempo fa, ma finiamola a tarallucci e vino perché non è facile essere offesi restando i silenzio, un po’ di carattere glielo concediamo. Proprio perché il tifoso in fondo, molto in fondo, è bonaccione, aveva seppellito l’ascia di guerra che nascosta c’è rimasta poco.
Patric, non solo ha un appeal presuntuoso, ma anche maleducato. Sarà stato il capello alla Biglia? Si crede Biglia? Ha scoperto di essere il figlio segreto di Biglia?
Fatto sta che qualcosa si è spezzato e lo abbiamo visto a Siviglia quando il biondino non ha accettato di buon grado la sostituzione e l’ha accolta con tono talmente polemico che Farris, per nulla assoggettato dal primo ragazzino di turno, lo ha inseguito indiavolato nel tunnel per insegnargli il bon ton. Eh Gabarrón, sei stato fortunato, se ci fosse stato Simeone in panchina!
Mi chiedo dove sia finito quel Justin Bieber che, seppur non essendo un fuoriclasse, colmava la carenza tecnica con tante altre cose, l’umiltà e la voglia ad esempio.
È difficile giocare fuori ruolo nei panni del terzo di difesa, ma lasciar passeggiare chiunque dalle sue parti , è un pochino esagerato. Le sue sporadiche apparizioni da quinto di destra anche, ultimamente non erano andate poi così bene. Finita la garra finiscono le giustificazioni?
Qualcuno lo ha già bollato, la Curva Nord, piuttosto esplicita, gli ha dedicato uno striscione. In bene o in male purché se ne parli?
Un giocatore che offre perfomance di basso livello e come aggravante si dà la zappa sui piedi con un comportamento indegno, la nostra maglia non la merita. È brutto vedere la mancanza di rispetto verso un tuo compagno che sta per entrare, Correa incolpevole del cambio, ma soprattutto verso il mister.
La maleducazione si paga e stavolta Lotito non userà la carota, ma il bastone. Secondo quanto raccontato infatti dalla “Gazzetta dello Sport”, Patric sarà multato dalla società per la condotta scorretta.
Lo spagnolo si è già scusato con la dirigenza, i compagni e Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino sarà disposto a concedergli ancora il beneficio del dubbio?O sarà la mera emergenza difensiva a giocare a suo favore?
Caro Patric, se mostrassi qualcosa in più oltre il taglio di capelli, gli occhiali firmati e l’outfit all’ultimo grido, se fossi meno “social” e più umile, forse nel tempo potresti meritarla una maglia titolare. Nel tempo, non oggi.