Si sono spenti i riflettori europei, titoli di coda e fin qui il boccone è stato amaro. Le ambizioni erano poche, il Siviglia è la candidata al titolo di “reginetta League” e così ce ne andiamo avanti, con belle speranze in tasca, o forse sono esaurite come sembrano esaurite le idee.
Gli infortuni e la sfiga sommati sino a creare una tempesta perfetta, sfociata nell’ira dei tifosi. La dirigenza…i calciatori…Il Mister….La Lazio vive un momento poco Happy, chiamato in causa anche colui che sino a poco tempo fa era considerato “il vero intoccabile”; Simone Inzaghi.
Per mesi sotto la lente d’ingrandimento è finito il modulo, poi sono arrivati i cambi reputati dissennati da qualcuno ed infine sono state messe in discussione le titolarità. Calderone, il web è esploso, ma il tecnico piacentino ha ancora molto da dire.
Eh sì, perché spesso siamo talmente occupati a guardare la porta che si è chiusa da non vedere le piccole strade ancora aperte per noi.
La classifica pare incolpare il mister di non aver saputo sfruttare a pieno l’organico a sua disposizione, la panchina di Badelj, le scelte di schierare Marusic al posto di Romulo. E se da una parte ci si è messo Saturno contro dimezzando la rosa titolare, Simone di certo si aspettava qualcosa in più sul mercato.
Passato, passato, chiacchiere… È finita solo quando è finita davvero.
Reciproca cortesia tra il tecnico e la dirigenza, ma l’amore? Finito? Sicuramente qualcosa si è scalfito da inizio stagione, da quella telefonata rubata di Claudio Lotito.
Simone Inzaghi ha tanto da dimostrare ancora ed il trampolino di lancio è il Milan e la speranza in Coppa Italia, se anche questo obiettivo sfumasse, allora l’unica possibilità di riscatto sarebbe il campionato, iniziando proprio dal derby.
Ok, la qualificazione in Champions è ancora possibile seppur difficilissima, proprio per questo la stracittadina assume un’importanza vitale per la Lazio ed il suo allenatore che, ahinoi, l’affronterà pieno zeppo di problemi fisici per i suoi calciatori importanti.
Tutti giù per terra ed anche l’uomo simbolo del derby Senad Lulic si è aggiunto alla lista di Paideia.
Adesso tocca a Simone Inzaghi ritrovare il coraggio delle idee, prendere i suoi ragazzi per mano, tirare fuori i conigli dal cilindro e convincersi per convincere!