Passata in parte l’euforia per il derby vinto, è ora di pensare un attimo ad un futuro prossimo, ma non troppo prossimo. La Lazio che verrà?

Qualche tempo fa, Igli Tare e Claudio Lotito, hanno esternato l’idea di voler svecchiare la rosa concedendo più chance al nuovo che avanza. Non è un mistero che molti dei biancocelesti abbiano oramai superato i 30 o comunque raggiunto la soglia di un’età considerata “avanti” in un mondo ossessionato dall’eterna giovinezza come lo è il mondo del calcio. Nella vita reale, visto che i 40 sono i nuovi 20, i 50 i nuovi 30, ne hanno 10 o giù di lì.

Da Radu a Lulic, passando per Parolo, Acerbi e Leiva ad un passo dal rinnovo, finendo a Caicedo, Proto e Badelj.  Attenzione, non vuol dire che se ne andranno o che saranno relegati ai margini della Lazio, ma si ha comunque bisogno di gambe e forze fresche.

Dai, non è un segreto! Senatori sì, senatori fino alla fine, ma è forse giunto il momento di puntare su ragazzi che non li facciano rimpiangere. 

IN BILICO TRA SANTI E FALSI DEI

Ok, la frase tanto per citare i Negramaro è un po’ forzata, ma volevo una grande entrée per parlare delle situazioni in bilico, o meglio, che lo saranno con l’avvento della bella stagione. O dentro o fuori? 

Uno di questi è sicuramente Milinkovic ed insieme a lui Luis Alberto. Si ascolteranno con attenzione le proposte che arriveranno all’attenzione di Claudio Lotito e se parliamo di giovani dal futuro incerto, allora nella mischia ci finisce anche Valon Berisha. Avventura mai iniziata del tutto in quel della capitale per l’ex Salisburgo, tenuto in panchina o infortunato, il minutaggio infatti piange.

Per sostituire i giovani, nell’ottica di una possibile partenza, servono comunque i giovani. Dopo aver schiaffato la parola “giovani” praticamente ovunque, andiamo a vedere quali calciatori in rosa sono una piccola “baby gang” con il destino in biancoceleste.

LI CRESCE MAMMA LAZIO

In primis Correa, Lotito ha dato fondo alla cassa, è stato infatti il secondo acquisto più costoso nel corso dei 15 anni della sua dirigenza e Joaquin non ha deluso le aspettative.

Altra certezza è Luiz Felipe, nonostante i problemi fisici che lo stanno tenendo lontano dal campo, mister e dirigenza puntano su di lui.

Vogliamo mettercelo anche Tommasino Strakosha nonostante ci faccia imprecare ad ogni rinvio e ad ogni mancata uscita? Le corteggiatrici certo non gli mancano e se in estate fu il Liverpool a tenerlo d’occhio, oggi è un’altra inglese; Tottenham. Stando a quanto scrive Calciomercato.com, il suo è un profilo che al club British interessa.  Lotito e Tare però, sono stati chiari sul futuro dell’estremo difensore e non intendono privarsene. Thomas infatti, ha firmato un contratto che lo terrà in casa Lazio fino al 2022.

UN TESORETTO PORTOGHESE

Parlando di giovani, non potevamo non nominare quelli che ci auguriamo di bollare come “rivelazioni” molto presto: Pedro Neto e Bruno Jordaö.

Pedruccio ha già incantato il pubblico laziale in appena 20 minuti o giù di lì, ha iniziato a fare vedere i suoi numeri e dovrà lavorare per giustificare l’esoso esborso. Qualche minuto anche per Jordaö che ha messo in campo un caratterino per nulla arrendevole o spaventato , anzi…I due ragazzi tenuti in un bunker nel sottobosco di Formello, non dovranno aspettare poi molto per una maglia titolare. A quanto si racconta infatti, la prossima stagione potrebbe essere quella giusta per farsi conoscere nel nostro campionato. Stanno bene, mangiano sano e Neto si è addirittura già guadagnato l’applauso ed un coro dalla Nord. Visto che siamo stati da poco in clima di Oscar, possiamo dire :“A star Is Born“.

PUNTI INTERROGATIVI

Giovani ed ancora giovani, giovani in sospeso che aspettano una risposta, o una chance.

Danilo Cataldi sembra essersi riavvicinato alla Lazio e si parla di rinnovo del suo contratto. Dopo aver scontato il purgatorio dei prestiti, potrebbe marciare a passo spedito verso la conferma ed il futuro in biancoceleste.

Alessandro Murgia invece, dovrà attendere ancora un po’ prima di riabbracciare mamma Lazio che lo ha cresciuto. Bianco e celeste nella sua vita sì, ma al momento si chiama Spal.

E Patric? In questo ultimo anno, Gabarrón ne ha combinate più di Carlo in Francia, peccato che parliamo solo di “fuori campo”, ovvero quel terzo tempo che comincia dopo i 90 minuti. Per necessità, Inzaghi lo ha richiamato dall’esilio, ma le sue prestazioni non sono andate granché bene. Tanta garra, troppa forse visto il fallo killer e la sostanza? Perché vi parlo del Justin Bieber spagnolo? Perché non bisogna dimenticare che ha firmato un rinnovo di contratto appena qualche mese fa.

GIOVENTÙ IN ARRIVO

Ecco Anderson, un altro Anderson, non Felipe Anderson. Neanche brasiliano, ma olandese, origini giamaicane se non vi dovessero risultare le fattezze solitamente nordiche, che a tempo perso suona il piano. No, davvero, lo suona anche bene. Nessuna parentela con Pipe, non è che adesso tutti gli Anderson appartengono allo stesso clan. Djavan, 23 anni, è stato acquistato a fine agosto, smistato e girato in prestito alla Salernitana. Non è un fantasista, non è un 10 come l’ Anderson partito, ma è un esterno di centrocampo. Almeno così dice Transfermarket.  Djavan è uno che la presenza in campo  la fa sentire per grinta, corsa e sarà un’opzione in più per la fascia destra. Il “new Anderson” arriverà con la speranza in tasca di replicare il percorso di Strakosha e di Luiz Felipe nel salto da Salerno a Roma.

Dopo aver ripetuto 100 volte la parola “giovani” ed ancor di più “Anderson”, quale miglior citazione per chiudere la mia chiacchierata se non: “Quant’è bella giovinezza,  che si fugge tuttavia!”

E chi vuol essere lieto sia può sperare nel domani che non ha certezza, ma anche nella Lazio dei “baby ma non troppo”!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *