Vecchio a chi? Eroe in Patria, eroe Azzurro, è lui: Fabio Quagliarella! Dai baby ai senior e senza passare per il via.
Parliamo di Euro2020 e quella di ieri, Liechtenstein-Italia, sarà ricordata come la partita del bomber agée sì, ma solo sulla carta d’identità perché in materia di fisicità e di forma fisica, ventenni muti! Eh già, quando vi sentirete fighi per aver giocato 90 minuti alla “veneranda età” di 23 anni, ricordatevi che esiste Quagliarella!
36 anni compiuti, con 2 reti segnate su rigore, l’ attaccante sampdoriano è entrato a gamba tesa nella storia della Nazionale italiana.Pensare a lui anche nei prossimi mesi? Tutto tranne che follia. Kean si diploma talento (la Juve raramente punta su una “bufala” dopotutto), Spinazzola lancia un messaggio ai bianconeri, Ciro non giova del turnover ma, i veri banchi di prova del girone arriveranno soltanto a giugno.
Perché oggi c’è la “QuagliarellaMania“?
“Aiutami a guarire da questa mia malattia…”, Il “morbo da Fabio”.
I maligni diranno che, 2 gol contro una Nazionale posizionata nel Ranking FIFA intorno al 180 esimo gradino, 2 reti peraltro dal dischetto, non possono essere festeggiati. Forse i maligni hanno la loro parte di ragione davvero, ma un dato è inconfutabile: Quagliarella segna. In campionato, per la gioia dei fantallenatori che hanno deciso di puntare su di lui in barba alla carta d’identità e pure in Nazionale.
Un’altra giovinezza improvvisa, oggi fa di lui l’attaccante decisivo per Roberto Mancini.
A fargli buona compagnia ci sono stati gli esordienti, nel corso del suo regno infatti, il Ct azzurro ha deciso di convocarli senza esitazione e con la consapevolezza di poter scegliere tra un ventaglio di opzioni sempre più ampio. Da Kean a Sensi, a Barella e dopo qualche anno di “magra”, il presente ed il futuro della Nazionale sembrano finalmente essersi coesi alla perfezione.
Gli avversari più temibili del girone però, l’Italia li troverà sul proprio cammino a giugno e solo lì si vedrà se la ragione darà o meno il suo consenso a Mancini, fin qui opposto solo ad avversarie di modesta levatura.
E sarà l’attaccante sampdoriano il punto fermo della Nazionale italiana?
Chi vivrà vedrà, per ora so solo che due cose sono infinite: l’universo e Quagliarella…. E non sono sicura della prima!