Non sei stato buono con noi, eppure torniamo a parlare di te: Stefan De Vrij. Entrata killer su Icardi che costò alla Lazio la Champions League e poi le lacrime, ultima immagine dell’olandese con l’aquila sul petto.

La storia fin qui è nota a tutti, noto anche il contratto già siglato con l’Inter mesi prima taciuto fino alla dichiarazione schok di Ausilio a pochi giorni dal big match. Ok, ci siamo, abbiamo riassunto la telenovela con triste epilogo finale. Oltre il danno però, si aggiunge la beffa perché non solo la Lazio non ha monetizzato sull’addio di Stefan, ma rischia di doverlo pagare un’altra volta!

Una truffa infatti, è stata messa in atto ai danni del patron Lotito e non è stata una chissà quale organizzazione criminale, ma un solo hacker francese molto abile e burlone.

Procediamo per gradi non alcolici, tenendo presente che no, non stiamo raccontando l’ennesimo sequel di “Ocean Eleven”.

La Lazio acquistò il calciatore dal Feyenoord per 8 mln diluendo il pagamento in 4 tranche. Le prime 3 rate sono state versate regolarmente, dopo di queste sono spariti  2 milioni che i capitolini però, hanno puntualmente versato all’ex club di De Vrij (Feyenoord), o almeno così pensavano.

E qui ciò che succede ha del cinematografico: l’hacker francese citato poc’anzi infatti, spacciandosi per un dirigente del Feyenoord, si è fatto versare sul conto personale i 2 milioni con tanto di firma e saluti di Claudio Lotito. Già l’esborso di Lotito senza troppe tarantelle ha del cinematografico.

Il club olandese, si sa i nordici sono precisi, non vedendo arrivare il saldo, si è infastidito  decidendo così di rivolgersi al tribunale di Nyon per andare in fondo alla faccenda.

Lotito sorridi sei su “Scherzi a parte”, o forse no: Si è intascato 2 milioni dell’ultima tranche del pagamento al Feyenoord il genio informatico!

Un solo uomo con un semplice PC sotto mano, ha sbeffeggiato due società calcistiche. L’uomo rischia di finire a processo per frode informatica, truffa e sostituzione di persona. Il nuovo conto corrente bancario indicato per il versamento era stato aperto nella stessa banca olandese dove la Lazio aveva proceduto a versare le tre rate precedenti.

Il caso rimane aperto, il Feyenoord reclama i soldi e la Lazio sostiene di averli già versati.

Mentre i magistrati di piazzale Clodio, il pm Edmondo De Gregorio e l’aggiunto Angelantonio Racanelli, erano impegnati a cercare l’autore della truffa,  le due società hanno avviato un procedimento civilistico a Nyon, per verificare quale sia la squadra in torto.

L’avvocato Gian Michele Gentile, curatore degli interessi biancococelesti,  ha così commentato:

“La Lazio ha pagato, sono gli altri a non aver ricevuto, siccome il cambio del conto corrente è avvenuto all’interno del club noi riteniamo che ci sia stata una complicità interna o non interna. Comunque una responsabilità della squadra”.

Reggerà la tesi dell’avvocato?

Doccia fredda per la Lazio che, non solo non ha potuto godere di un’altra stellare plusvalenza che sicuramente De Vrij gli avrebbe garantito in barba agli 8 mln spesi, ma rischia addirittura di doverlo pagare un’altra volta!

È il caso di dirlo: chi c’ha Stefan trema!

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