Lasciamo da parte per un attimo la spinosa questione Stefan Radu, prima o poi verrà fatta chiarezza tramite i canali ufficiali e non per mezzo di pennivendoli a caccia di un like in più. Non parliamo nemmeno del mancato riscatto, o presunto mancato, di Romulo… Insomma, non parliamo praticamente di nulla? Dopo tutta la valanga di notizie con le quali ci bombardano, la domanda sorge spontanea: e mo’ che famo?
Allora non è vero che non parliamo di nulla, anzi, parliamo di futuro.
Quando penso che non è così la Lazio che vorrei… O forse chissà. Ci sono fattori specifici che delineeranno il futuro in quel di Formello e voglio metterli in luce.
– Inzaghi
Allenatore che era stato in bilico, per modo di dire, eppure tutto ripartirà da lui e da gente che resta, se ne va, arriva, non arriva.
Simone Inzaghi ha rinnovato, doveroso dopo la vittoria della Coppa Italia, da valutare bene per il piazzamento in classifica. Ottavo posto. Ecco, la nostra estate è iniziata con il tecnico piacentino che ci ha costretti a parlare di lui, mentre gli accordi erano stati presi sotto traccia con molti colloqui top secret.
Si era tenuto lontano dai proclama ed i pennivendoli generano “mostri” sotto forma di nomi sparati a caso, Ventura tanto per citarne uno.
Il discorso però è epurato e su Simone Inzaghi nessuno si scaglierà almeno fino alla prima/seconda partita del prossimo campionato.
– Tare
Ordunque tutti i riflettori saranno puntati su di lui: Igli Tare.
Solamente l’idea di vederlo salutare la Lazio, aveva rasentato la follia. Il discorso “Tare” sarebbe infinito, il DS è infatti la figura più controversa nel nostro ecosistema biancoceleste. Perché se c’è apprezzamento, dall’altra parte c’è anche la “colpa”, per ogni persona che lo considera un abile scopritore di talenti, c’è chi lo accusa di aver accumulato bufale su bufale.
– Accordi e disaccordi
Claudio Lotito somiglia un po’ ad un padre che, quando vede i due figli battibeccare, sbuffa e si limita ad un “vedetevela tra di voi, basta che non mi rompete le balle”.
All’angolo blu l’allenatore con le sue richieste, all’angolo rosso il DS con le sue intuizioni. Allora c’è una domanda a monte: riusciranno due punti di vista quasi opposti a non essere “quasi opposti”?
– Calciatori
Si è parlato di “rivoluzione” e ce ne siamo riempiti la bocca, anzi, nei corridoi alti di Formello se ne sono riempiti la bocca.
Il calciomercato è pronto ad aprire i battenti infuocando la nostra estate e si dovrà scegliere una linea comune.
Svecchiare la rosa. Domanda: come si svecchia una rosa se, come sembrerebbe, si vogliono mandare via i due più “baby” presenti? Neto e Jordaö, sono ai saluti? In cuor mio spero sia l’ennesima Fake News, in cuor mio spero che il carosello Mendesiano sia stato utile, anche se non nell’immediato.
Noi tutti vorremmo il gran nome blasonato, vorremmo fuori i vari Marusic, Durmisi, Lukaku scomparso dai radar, Patric, Wallace, Bastos… Vi invito però ad una riflessione: se non hanno mercato, come li vendi? Gli ingaggi pesano sempre sul groppone ed una Lazio a budget contenuto, se non allegerisce il libro paga, difficilmente potrà permettersi stipendi altisonanti. Io dico sempre “meglio uno solo ma buono, che 7/8 inutili”. E qui vedere capitolo Tare parte 1.
– I Big
Tutto fa clamore anche quando non c’è nulla, ma se sul piatto metti Milinkovic-Savic, beh, non è strano faccia notizia. L’incubo è tornato: Sergej se ne va?
Simone Inzaghi ha fatto sapere di voler trattenere il serbo ad ogni costo, idem Luis Alberto che era stato considerato “sacrificabile” dalla società. Lotito lo accontenterà? Oppure lo farà a metà?
Per natura noi tifosi siamo masochisti e parliamo solamente degli addii, quasi per passare un po’ il tempo nelle afose giornate vuote capitoline. Il mercato non è ancora iniziato, ma noi immaginiamo tutta la squadra con il biglietto in mano per altra destinazione. Le idee dirigenziali sono chiare, questo non vi piacerà, ma un progetto già esiste alla base di ogni discorso. Non si sa quale questo sia, se coinvolge l’Europa League oppure no, la Supercoppa, il campionato…
Fatto sta che le caldane saranno già abbastanza e non vale la pena farsi prendere pure dall’ansia.
Fino all’inizio della Serie A, io penserei all’abbronzatura, alle vacanze, a dove posizionare l’ombrellone. Lo so, questo fa molto meno “notizia”.
“Comunque vada panta rei and singing in the rain”