Basterebbe una sola mossa per vedere la Lazio molto più ricca a livello economico, ma molto più debole a livello tecnico, vendere Milinkovic.
L?eventuale cessione del fenomeno serbo sarebbe un vero danno per la rosa allenata da mister Inzaghi, che senza averlo mai nascosto, ha sempre assegnato la palma del calciatore più forte della sua rosa al sergente.
Sergio, così viene chiamato da anni da Simone, è una chiave fondamentale nei movimenti tattici della squadra, entriamo un pochino nello scacchiere biancoceleste e cerchiamo di spiegare l?importanza di Milinkovic nel gioco corale della squadra.
La Lazio ha 3 modalità d?impostazione della manovra: la prima è uscire con il primo passaggio su uno dei centrali laterali, i quali, in un secondo momento richiamando la pressione dell?avversario e scaricano la sfera a Leiva, il brasiliano accelera la manovra verso Milinkovic sulla sinistra con un lancio lungo, tanto lui sa che la sua testa sarà li, e che Luis Alberto raccoglierà l?invito per poi cercare di verticalizzare la sfera verso Immobile.
Seconda modalità, quando la squadra avversaria pressa a uomo posizionando i due laterali alti sui centrali esterni biancocelesti, e il trequartista si interpone tra Leiva e Acerbi, allora Strakosha cerca la soluzione lunga, ovviamente verso Milinkovic, che con le palle aeree la fa da padrone.
Terza soluzione, palla centrale per Leiva che cerca la sponda verso Milinkovic quando la squadra è costretta a giocare palla più corta, il giocatore serbo ha poi il compito di inventare con il suo talento la giocata seguente, che di consueto è una serie di tocchi eleganti sulla palla fino a trovare il giusto pertugio per lo scatto di Correa.
Insomma come vediamo Milinkovic è la chiave della manovra della Lazio, l?elemento ?essenziale? per scardinare le difese avversarie, senza poi contare la giocata individuale e l?agonismo con il quale Sergej riesce a rubare decine di palloni ai suoi avversari nell?arco della partita.
Ora, come dice il nostro presidente: ?quest?anno non ho molte armi per difendere una sua eventuale richiesta da parte di club milionari?.
Accetto tutto, ma non accetto il fatto che mi si dica che dal giorno dopo la vendita di Milinkovic noi potremmo essere uguali, o addirittura più forti.
Vendere un elemento del genere ti priva nell?immediato di un giocatore che sposta gli equilibri, sposta l?opinione degli addetti ai lavori, sposta l?opinione pubblica, e ti relega in lotte di classifica molto meno prestigiose rispetto quelle dichiarate con Sergione in rosa.
Avere armi in meno per poter contrastare la vendita del fenomeno biancoceleste dipende molto anche dalle scelte scellerate di Tare nello scorso calciomercato, avere in organico giocatori che sono costati suon di milioni di euro, e che ad ora non ti darebbero alcuna plusvalenza, ma al massimo una minus valenza.
Dall?altra parte della medaglia ci sarebbe l?obbligo per la società di Lotito di crescere all?istante, senza più attendere una eventuale qualificazione in Champions, la plusvalenza che arriverebbe dalla cessione di Milinkovic sarebbe enorme, e qui si che Tare ha i suoi enormi meriti.
Sergej se dovesse andare via lo farebbe per una cifra non minore ai 100 milioni, bonus o non bonus non interessa, l?importante è che nel prossimo esercizio di bilancio i 100 mln siano tutti scritti.
Una qualificazione in Champions porterebbe circa 45 milioni, indipendentemente dalle partite giocate e dal passaggio del turno e dei vari premi, possiamo senza dubbio dire che, se Milinkovic fosse venduto per la Lazio, economicamente, sarebbe l?equivalente di aver vinto la Champions.
Ergo, reinvestire il patrimonio non puntando esclusivamente su prospetti di futuri campioni, ma l?obbligo sarebbe quello di puntare perlomeno su 3 profili di calciatori pronti per il campionato italiano, e un profilo per il futuro, considerando che una scommessa già è stata presa, Bobby Adekanye, che è in fase di verifica e di valutazione dallo staff tecnico, due sarebbero sostenibili, ma tre scommesse sarebbero ingiustificabili.
Un mio parere tecnico , da un?eventuale cessione del ?Sergente? la Lazio dovrebbe andare dritto su un titolare per il ruolo di centrale di difesa mancino (Hinteregger), un titolare nel ruolo di centrocampista di fascia sinistra valido per il centrocampo a 5, visto che Lulic ha i suoi anni di usura, Jony è una mezza punta-fantasista (Kurzawa o Darmian), e infine un forte centrocampista che sappia interpretare diversi ruoli nella metà campo (De Paul o Matuidì).
Secondo la mia opinione potrebbe bastare anche così, ma se volessimo avere una ciliegina sulla torta allora dovremmo investire anche su un attaccante giovane, forte e di prospettiva (Cutrone o Simeone), insomma gente pronta, anche costosa , ma senza esagerare.
Dei nomi fatti in questi giorni non mi fido, se dovessi fare una sola scommessa punterei esclusivamente su Szoboszali, un diciottenne che comunque per i prossimi 5 anni sarebbe un assegno circolare, e magari potrebbe sbocciare diventando un vero campione.
A questo punto Lotito, e tutto lo staff dirigenziale, si potrebbero trovare a dover gestire una cessione che segnerebbe il passo: o una Lazio segnatamente più debole, o una Lazio che almeno con l?intenzione vuole crescere e continuare a vincere anche nel panorama europeo, e lottare per il vertice del campionato Italiano.
Le promesse del presidente ci sono, ora vediamo lo svolgimento degli eventi, ma quanto vorrei che MIlinkovic restasse con l?aquila sul petto…