Non è arrivata l’attesa ufficialità (per ora), ma è arrivata una presentazione vera e propria, a Firenze, del redento Badelj. Queste le sue parole:

“La mia decisione di lasciare la Fiorentina era stata fatta per aspetti sportivi. Dopo quattro anni vissuti qui, con il legame che si è creato qui, la mia volontà era stata quella di provare qualcos’altro a 29 anni.

Tornando ad oggi, il mondo per me è completamente cambiato. Il mio legame con Firenze e la Fiorentina non è mai stato messo in dubbio. Grazie a Dio c’è stata la possibilità di tornare. E’ stata l’unica soluzione auspicabile, oltre alla permanenza alla Lazio. Farò di tutto per riconquistare la fiducia dei tifosi.

Qui voglio trovare la serenità, la tranquillità. Insieme con la famiglia nel posto che mi ha dato tutto. Io farò il massimo per ripagare la fiducia.

La scorsa stagione è stata un chiaroscuro, più scuro in realtà. Penso sia più colpa mia che di altri. Non sono riuscito ad adattarmi al meglio in città e al modo di gioco. Lo guardo come un fallimento mio, è colpa mia se è andata così. Avevo delle condizioni per cui non riuscivo a esprimermi a modo mio.

Ringrazio la Lazio, comunque. Sono stato io a non riuscire a conquistarla nei momenti decisivi. Ora mi auguro di tornare ai livelli migliori che ho avuto qui alla Fiorentina. Mi sono sentito con i compagni viola per tutta la stagione, sono stato in comunicazione con tutti, con i fisioterapisti, con i magazzinieri. Una parte di me è come se non se ne fosse mai andata.

L’anno scorso non ho avuto l’impressione che qui volessero trattenermi a tutti i costi. Ma la scelta era stata mia, l’offerta l’avevano fatta. Voglio dire che però non si trattava di un discorso di soldi.

Mi ha dato il bentornato, ci rivedremo tra qualche settimana. All’inizio non credevo sarebbe stato possibile tornare qui, per ovvie motivazioni. Oggi che sono qui davanti a voi sento un’emozione incredibile. Qualsiasi ruolo abbia, lo accetto con orgoglio. Per il bene della Fiorentina.

La fascia da capitano? Non mi aspetto di riaverla, assolutamente. Sta addosso a un uomo pesante, un uomo vero. Se la merita lui. Tifosi viola? Normale avere dubbi, nonostante quello che ho fatto a Firenze. Normale, probabilmente li avrei anch’io. Spero che non tutti ne abbiano.

Quello che è successo a Davide ha ovviamente creato qualcosa in più dentro di me, come a tutti in questa città. Ha aiutato ad assumere consapevolezza a tornare, anche se non è il motivo del mio ritorno. Chiudere la carriera a Firenze? Ho imparato che le garanzie sono poche. I sogni esistono ed è giusto averli, ma la vita cambia. Per me è cambiato tutto. Trovo pericoloso dire che terminerò la carriera qui.”

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